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LA TENUTA DI MARCHESI ANTINORI IN FRANCIACORTA, PRESENTA daniela fabietti IL PROGETTO
Cassette dâAutore FRA ARTE E BOLLICINE
In questa terra di grandi vini si coltiva la vite da sempre, tanto che alcuni storici affermano addirittura che il termine âFranciacortaâ abbia origine da âPetite Franceâ, nome affettuoso che le diede Carlo Magno quando passò da queste contrade in viaggio verso Roma per esser incoronato imperatore in San Pietro da papa Leone III nella notte di Natale dellâ800 d.C. Lo spumante per la famiglia Antinori ha una lunga tradizione, era esattamente il 1904 quando il marchese Piero, nonno dellâattuale marchese Piero, con suo fratello Lodovico â gran viaggiatori e innamorato dello Champagne â cercavano di realizzare un sogno ambizioso, nato dal grande amore per le bollicine francesi, simbolo della Belle Epoque. Nel 1905, non senza difficoltĂ e dopo numerosi viaggi a Reims, nacque il ÂŤGran Spumante Marchese AntinoriÂť. Furono i primi in Italia a sperimentare il âMetodo Classicoâ nelle vecchie cantine di San Casciano in Val di Pesa con uve provenienti dal Trentino e dallâOlLeo Damiani, direttore spumanti e champagne della Marchesi Antinori
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trepò Pavese. Una nuova avventura nel mondo delle bollicine - fortemente voluta da Albiera, Allegra e Alessia, figlie di Piero Antinori, che dirige la societĂ dal 1966, ormai da diversi anni col supporto operativo delle 3 figlie - trova una nuova, importante espressione nel territorio della Franciacorta quasi un secolo dopo, nel 1999: âLo spumante è davvero uno dei nostri prodotti storici e, seppur protagonista di grandi traversie, câè sempre stata una grande affezione in famiglia verso questo prodotto â ci racconta Albiera Antinori, pri-
mogenita del marchese Piero e presidente della âMarchesi Antinoriâ - credo che per qualsiasi viticoltore abituato a fare vini rossi come nel Chianti Classico, è una sfida stimolante riuscire a fare bollicine di qualitĂ , piacevoli e con uno stile italiano. Mio nonno Niccolò ci teneva molto e a tavola la domenica, oltre al Chianti Classico, câera sempre per aperitivo una coppa di spumante, era considerato un prodotto speciale, anche per la seria difficoltĂ nel farlo bene. Credo infatti che allâinizio abbiano fatto un poâ fatica a far rimanere tut-
La Tenuta Montenisa è situata in una straordinaria zona tra Erbusco e lâantico borgo di Calino, considerato un poâ la capitale della Franciacorta, proprio nel cuore del territorio dove si produce il metodo classico italiano piĂš prestigioso. to nella bottiglia e il mio bisnonno Piero corse addirittura il rischio di esser quasi diseredato dalla madre a causa di questo prodotto, che spesso scoppiava nelle cantine...â. CosĂŹ sullo scorcio del millennio nasce una proficua collaborazione tra la contessa Camilla Maggi, proprietaria della Tenuta Montenisa, nonchĂŠ discendente da antica e nobile famiglia bresciana e i marchesi Antinori, iscritti alla fiorentina âArte dei Vinattieriâ fin dal 1385, ben 26 generazioni di protagonisti nel mondo del vino, con lâobiettivo di produrre grandi Franciacorta. Lâazienda agricola consta di 90 ettari di terreni, di cui 65 a vigneto e un antico complesso immobiliare cinquecentesco usato per le cantine a sud del lago dâIseo - che dista solo 6 chilometri in linea dâaria - in uno dei lembi piĂš felici della regione viticola dal punto di vista geoclimatico, proprio fra il lago e la montagna, dove sono coltivate le varietĂ che per tradizione meglio si prestano alla produzione del Fran-