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ECONOMIAETURISMO
Exportstabileeturismo increscita

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Exportstabileeturismo increscita

House Organ della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Verona
Corso Porta Nuova, 96 - Verona wwwvrcamcom.it tel 045 8085910 | mail urp@vrcamcom.it
Direttore Responsabile: Michelangelo Dalla Riva
Coordinamento editoriale e progetto grafico: Ispropress S.rl
Alberti Cermison Eleonora (Ispropress S.r.l.)
Crozzoletti Stefania (CCIAA Verona)
Dini Roberta (Università degli Studi di Verona)
Faroni Sara (Ispropress S.r.l.)
Ufficio Relazioni con il Publico (CCIAA Verona)
Zannini Alessandra (Destination Verona Garda)
Registrazione del Tribunale di Verona n 1373 del 12/07/1999

La criminalità organizzata non si manifesta più con la violenza e le stragi, ma si insinua silenziosamente nel tessuto economico alterando i mercati, soffocando la concorrenza leale e minando la libertà di impresa È questa la fotografia che emerge dall’intervista esclusiva al procuratore di Verona Raffaele Tito che apre il nuovo numero del nostro house organ Un’immagine chiara e preoccupante che riguarda anche il nostro territorio e che non possiamo permetterci di sottovalutare
Le parole del procuratore ci richiamano tutti –istituzioni, politica, imprese e cittadini – a una responsabilità condivisa: difendere e promuovere la cultura della legalità
Un’economia sana non può crescere in un contesto dove le regole non vengono rispettate e non c’è trasparenza. La mafia si nutre delle nostre debolezze: contrastarla significa innanzitutto riconoscere i segnali della sua presenza e agire, insieme, per rafforzare gli strumenti di prevenzione e di controllo.
E sempre di sfide parliamo con Chiara Leardini, la nuova rettrice dell’Università degli Studi di Verona e la prima donna a ricoprire questo ruolo nel nostro ateneo Nel prossimo quinquennio sono numerosi i progetti che verranno messi in campo e sarà sempre più cruciale il mix&match tra imprese e laureati per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro esaltando le capacità e le competenze dei laureati In questo senso sarà fondamentale proseguire la collaborazione tra l’università e il nostro ente camerale, che già negli ultimi anni ha portato a risultati concreti
Spazio anche ai numeri: dobbiamo leggere infatti con attenzione i dati economici più recenti Nel primo semestre 2025 l’export veronese ha registrato 7,6 miliardi di euro, con una leggera flessione dello 0,5% Le esportazioni si sono mantenute pressoché stabili mostrando anche dei piccoli segnali di recupero rispetto al primo trimestre Non dobbiamo però abbassare la guardia: il trend riflette infatti un contesto internazionale ancora incerto, dove pesano sia le tensioni commerciali che quelle geopolitiche. Per questo è fondamentale continuare a supportare le nostre imprese nelle piazze estere e, al tempo stesso, favorire l’esplorazione di nuovi mercati per attutire l’impatto delle oscillazioni globali.
È in questo quadro che legalità ed economia si intrecciano: senza il rispetto delle regole, gli sforzi delle imprese rischiano di essere vanificati da chi opera fuori mercato La Camera di Commercio di Verona continuerà a fare la sua parte, sostenendo le imprese e promuovendo la competitività del territorio, ma anche mantenendo alta l’attenzione sul tema della legalità, perché sviluppo e giustizia camminano insieme È una responsabilità che ci riguarda tutti, e che dobbiamo affrontare con coraggio e coesione
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FOCUS LEGALITÀ
“Fare e non solo lamentarsi” - Intervista a Raffaele Tito, Procuratore di Verona p.25
ECONOMIA & TERRITORIO
Primo semestre 2025 stabile a quota
7,6 miliardi
ECONOMIA & TERRITORIO
Cessione dei marchi collettivi dei vini della Valpolicella
TURISMO
Stagione turistica positiva per Verona e il Lago di Garda
SCUOLA & IMPRESA
- Intervista a Chiara Leardini, Rettrice dell’Università di Verona p.18
“L’innovazione nasce dall’incontro dei saperi”
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Webinar e percorsi formativi Fiere ed eventi
Di Sara Faroni
Raffaele Tito
Procuratore della Repubblica di Verona
Nato a Gorizia nel 1956 inizia la sua carriera come ufficiale nella Guardia di Finanzadalla quale si è congedato con il grado di capitano - prima di intraprendere la strada della magistratura. Dopo le prime esperienze a San Vito al Tagliamento e a Pordenone, ha fatto parte del pool di Mani Pulite a Milano nei primi anni Novanta e successivamente è stato sostituto procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste. Dal 2010 è stato poi procuratore aggiunto presso la Procura di Udine e, dal 2017, Procuratore della Repubblica di Pordenone Nel 2023 è stato nominato Procuratore della Repubblica di Verona, ruolo che ricopre attualmente, forte dell’esperienza maturata in indagini di rilievo su corruzione, criminalità economica e organizzata
“Oggi non servono più sparatorie per raccontare la presenza della mafia. Le organizzazioni criminali scelgono adesso la via silenziosa, quella che si infiltra nei cantieri o nelle compravendite immobiliari e che altera l’economia senza stragi” A ricordarlo è Raffaele Tito, procuratore di Verona dal 2023 dopo una lunga esperienza che lo ha visto, tra l’altro, in forze alla Procura di Milano nel periodo di Tangentopoli dove si è occupato di uno dei filoni del processo Mani Pulite In un’intervista a tutto campo esclusiva rilasciata alla Camera di Commercio, Tito mette in guardia sul rischio di sottovalutare il fenomeno: “Non si vedono le coppole e le lupare, ma questo non significa che la mafia non esista più”. Una realtà, quella delle associazioni mafiose, profondamente mutata, che dimostra come attualmente anche i territori più ricchi siano terreni appetibili In Veneto però le risorse investigative restano al minimo: per questo il procuratore generale rilancia la richiesta di una Direzione Distrettuale Antimafia anche a Verona e invita le istituzioni e la politica a non fermarsi a reclami di facciata ma ad agire concretamente
Quando oggi parliamo di mafia non facciamo più riferimento esclusivamente a crimini eclatanti. Molte organizzazioni mafiose agiscono anche senza reati visibili. Quanto è difficile far percepire a imprese e cittadini che l'infiltrazione mafiosa può manifestarsi in forme silenziose?
La domanda è interessante ed è sicuramente molto difficile Pensiamo a quello che accadeva qualche anno fa, quando si diceva:
“La mafia non esiste, qui al nord non c’è nessuno che gira con la coppola, non vediamo le lupare, questa è un’isola felice” Ecco, cerchiamo di non ripetere gli errori del passato: sottovalutare il problema sarebbe un grave sbaglio. D’altra parte, però, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. In un Paese in cui la corruzione non è percepita come qualcosa di negativo ma quasi come un male necessario, e dove l’evasione fiscale viene vista come furbizia mentre chi paga le tasse è considerato ingenuo, è necessario fare attenzione Il punto è proprio questo: avere la capacità di vedere davvero ciò che ci riguarda.
E anche Verona e più in generale il Veneto non sono esenti dalle infiltrazioni mafiose. Quali segnali concreti ci dicono che oggi il fenomeno è attecchito anche qui?
Innanzitutto qualche sentenza di condanna, negli ultimi anni, c’è stata. Ci sono state decisioni giudiziarie, confermate fino agli ultimi gradi di giudizio, che hanno riconosciuto la presenza di locali di mafia anche a Verona: questo è un dato oggettivo. Abbiamo poi riscontri concreti di acquisizioni di immobili, attività turistiche ed esercizi commerciali frutto del traffico di stupefacenti e di altre attività criminali in Veneto. Negli ultimi anni, inoltre, alcune operazioni condotte dai miei colleghi di Brescia e Milano hanno avuto ricadute anche su persone residenti a Verona È come se l’onda lunga della criminalità organizzata, partita da altre aree, avesse finito per toccare anche un territorio che fino a poco tempo fa sembrava estraneo a queste dinamiche Detto questo, è anche vero che se parliamo di “reati invisibili” per loro natura non si vedono La domanda, quindi, si può leggere anche in quest’ottica: non si vedono perché non ci sono, o non si vedono perché non abbiamo gli strumenti per individuarli?
A Verona oggi non esistono strutture specializzate nel contrasto alla criminalità mafiosa o di livello più alto: questa potrebbe essere una spiegazione del perché certi fenomeni non emergono con chiarezza. D’altronde, se pensiamo che prove tangibili di infiltrazioni mafiose ci sono state in EmiliaRomagna, in Lombardia e in Piemonte, dobbiamo chiederci perché non dovrebbero esserci anche in Veneto.
Recentemente ha rilanciato la richiesta di istituire una sede della Direzione Distrettuale Antimafia a Verona. Quali benefici concreti porterebbe questa scelta al territorio e al lavoro quotidiano delle procure locali?
Partiamo dai dati Nel 2024 ci sono stati 319 omicidi, con un calo drastico negli ultimi vent’anni. La Polizia di Stato sottolinea inoltre che, negli ultimi dieci anni, gli omicidi riconducibili alla criminalità organizzata sono diminuiti del 72% Una riduzione che –sempre secondo la Polizia di Stato – porta a considerare come le organizzazioni mafiose abbiano abbassato il livello della minaccia per rendersi più invisibili e praticare l’attività criminale in maniera silente Un cambiamento, quello delle organizzazioni mafiose, che non è coinciso con quello della struttura dello Stato che è rimasta sostanzialmente uguale a quella di trent’anni fa. Faccio un esempio: in Veneto oggi, che da solo produce circa il 10% del Pil nazionale, ci sono solo tre magistrati dedicati alla criminalità organizzata. Se applicassimo la stessa proporzione al resto del Paese, dovrebbero esserci in totale solo 33 pm antimafia quando in realtà la sola Sicilia ne conta più di 30 Questo mostra una disparità evidente: il Veneto è una delle aree economicamente più importanti d’Italia, e quindi inevitabilmente appetibile per le mafie, ma resta gravemente sottodimensionato nella lotta alla criminalità
organizzata Per questo servirebbe anche qui una Direzione Distrettuale.
Restando in Veneto, in particolare a Verona, quali sono oggi i settori dell'economia veronese che sono più esposti al rischio della penetrazione mafiosa?
Quello che abbiamo potuto osservare, con le limitate forze a nostra disposizione, riguarda principalmente l’edilizia, il settore immobiliare, la ristorazione e gli esercizi pubblici, quindi un po’ anche il turismo. Questi fenomeni non si manifestano necessariamente in luoghi molto visibili, come il Lago di Garda, ma anche in altre zone dove l’attenzione è minore. Per esempio, nel sud della provincia, dove le cose non saltano subito all’occhio come in altri luoghi. Qui si parla soprattutto dell’acquisto di immobili, bar e ristoranti Va considerato anche che dietro all’acquisto di materie prime si può instaurare un vero e proprio giro di pressioni, con forniture che provengono - ad esempiodal Sud Italia
In che modo le infiltrazioni mafiose danneggiano l'economia anche quando non ci sono episodi di violenza o reati evidenti?
Parto da un esempio Anni fa un’impresa calabrese vinse un subappalto per la costruzione di un’autostrada con un prezzo assolutamente fuori mercato. Furono fatte indagini, tutto sembrava in regola: camion nuovi, lavoratori regolari, tasse pagate Il sospetto, però, rimaneva Scoprimmo che i camion erano stati acquistati in leasing, ma l’anticipo pari al 25% del valore complessivo era stato pagato in contanti. Quando la Guardia di Finanza controllò la contabilità, risultò che l’amministratore delegato aveva denunciato l’incendio dei registri: impossibile risalire all’origine di quel denaro.
In quel caso il subappalto fu fortemente inquinato: milioni di euro di capitali illeciti avevano escluso dal mercato le imprese locali, che non potevano competere. E questo non danneggia solo la concorrenza, ma anche il futuro: l’imprenditore onesto, scavalcato da prezzi irrealistici, o cerca di imitarli scendendo a patti, oppure rischia di fallire. Con conseguenze non solo economiche, ma anche sulla dignità e sulla libertà dell’impresa Questo esempio concreto mostra come i capitali riciclati alterino profondamente il mercato, con effetti a catena che minano le basi di un’economia sana.
Perché è importante che tutti, cittadini e istituzioni, si impegnino nella lotta alla mafia?
L’informazione è fondamentale, perché ci permette di conoscere Filosoficamente parlando, non dobbiamo cedere alle scorciatoie: facciamo le cose senza voltarci dall’altra parte. Mi piace ricordare una frase di Giovanni Falcone: “Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare ” Quando si parla di antimafia, non possiamo pensare che sia un compito degli altri: non sono solo i giudici o i carabinieri a dover agire. La lotta alla criminalità è responsabilità di tutti noi, comprese istituzioni e politica, anche se lo dico con un po’ di amarezza Quando arrivai qui, rimasi colpito dalla sottoscrizione dei 98 sindaci della provincia per richiedere al governo l’istituzione di una sede distaccata della Direzione Distrettuale Antimafia: non avevo mai visto una mobilitazione simile Ma quando la Procura era in difficoltà, chiesi il
loro aiuto e non trovai nessuno Tutti affermano che la mafia è un problema, ma chi se ne deve occupare alla fine è sempre qualcun altro. Faccio un esempio concreto: esiste un protocollo tra Regione Veneto e Ministero della Giustizia che consente a dipendenti regionali o comunali di lavorare in Procura, pur restando a carico degli enti locali. Alcuni dipendenti avevano chiesto di essere trasferiti da noi, ma proprio quei sindaci che avevano firmato quell’accordo si sono opposti Eppure ci sono Comuni grandi, con centinaia di dipendenti, mentre noi siamo ridotti ai minimi storici. Per questo mi sono chiesto: dopo aver firmato quel documento, che cosa è stato fatto davvero?
La risposta è “nulla”, e ammetto di esserci rimasto male. Speravo che a quella sollevazione seguisse anche un aiuto concreto. Se la mafia è un problema di tutti, allora dobbiamo aiutarci tutti.
Guardando i prossimi anni, quali sono le priorità che ritiene fondamentali per consolidare una cultura della legalità tra le imprese e i cittadini in particolare a Verona?
La nostra legislazione antimafia è all’avanguardia: combatte il riciclaggio, l’uso di prestanomi e prevede strumenti preventivi efficaci come le misure interdittive. Non credo che il futuro sia nell’inasprire le pene, ma nel rafforzare la distribuzione delle eccellenze investigative, soprattutto sulla criminalità economica e nella pubblica amministrazione, anche in aree non tradizionalmente mafiose. Il Veneto, e non solo Verona, è oggi fortemente svantaggiato Lo Stato deve adeguarsi a una nuova realtà: la criminalità non è più quella degli omicidi e delle stragi degli anni ’90, ma quella che penetra nell’economia. E non possiamo pensare di gestire il 10% del Pil nazionale con soli tre procuratori Non è una critica alle persone né alla Procura di Venezia, ma è un dato oggettivo: con 4,9 milioni di abitanti, quattro province da un milione l’una, abbiamo risorse investigative del tutto sproporzionate È chiaro che serve una redistribuzione delle capacità investigative: questo è il vero nodo, non l’aumento delle pene.
La Consulta della Legalità è un progetto istituzionale della Camera di Commercio di Verona promosso in collaborazione con Avviso Pubblico, associazione di enti locali e Regioni nata nel 1996 con lo scopo di promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile L’obiettivo della Consulta è costruire una rete territoriale a tutela dell’economia veronese, come prevenzione delle infiltrazioni mafiose e forma di tutela dell’imprenditoria sana locale
Alla Consulta partecipano le categorie produttive iscritte alla Camera di Commercio, le associazioni di categoria, i professionisti, i consumatori, insieme alle istituzioni preposte alla sicurezza e alla giustizia, come Prefettura, Questura, Procura della Repubblica e Forze dell’Ordine Ad essa possono aderire anche enti locali tramite la rete di Avviso Pubblico
Lunedì 27 ottobre verrà presentato presso la sede camerale il Vademecum “Prevenire e contrastare le mafie nel tessuto imprenditoriale locale” , realizzato nell’ambito della consulta della Legalità. Lo strumento offre alle imprese un quadro chiaro dei rischi di infiltrazione mafiosa e propone soluzioni pratiche, con approfondimenti su temi come appalti, agromafie, cybersicurezza e riciclaggio
Giovedì 4 dicembre la Camera di Commercio di Verona ospiterà l’Assemblea Nazionale di Avviso Pubblico, un appuntamento che rappresenta non solo un momento di confronto tra enti e istituzioni, ma anche il segno concreto della collaborazione avviata per rafforzare, insieme, il presidio della legalità sul territorio
Il primo semestre 2025 segna un andamento sostanzialmente stabile per l’export scaligero. Secondo le elaborazioni del Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona su base Istat, le esportazioni delle produzioni veronesi hanno infatti raggiunto quota 7,6 miliardi di euro, con una flessione contenuta dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 Il dato, seppur in lieve diminuzione, risulta però migliore rispetto alla media regionale – che registra un calo dell’1,3% (40 miliardi di euro) – e a tutte le altre province del Veneto. A livello nazionale, invece, il trend si presenta più favorevole, con l’export che cresce complessivamente del 2,1% (322,6 miliardi di euro). Un risultato sintesi di dinamiche territoriali differenziate che vedono in crescita il Nord e, in misura più contenuta, il Nord-Ovest mentre flette il Nord-Est così come sono in forte calo il Sud e le isole. Sul fronte delle importazioni, segno più per quelle veronesi che crescono del 7,1% contro una media regionale del +5,4%.
I mercati di riferimento
La Germania si conferma il primo mercato di riferimento per le merci scaligere: nei primi sei mesi dell’anno ha importato merci per oltre 1,4 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 2024. Seguono la Francia, con 736 milioni di euro (-0,7%), e la Spagna, che raggiunge 442 milioni e cresce del 3%. Stati Uniti (400,6 milioni, +0,6%) e Polonia (365,5 milioni, +8,3%) completano la “top five” Tra gli altri mercati di riferimento, spiccano gli incrementi di Austria (+2,7%) e Croazia (+1,7%), mentre calano Regno Unito (-2,7%), Belgio (-15,5%) e soprattutto Svizzera (-21,8%) Nel complesso, i primi dieci paesi di destinazione concentrano quasi i due terzi (62,7%) delle esportazioni veronesi.
Analizzando le tipologie delle produzioni, il quadro mostra andamenti differenziati
Crescono a valore i macchinari (1.425,7 milioni, +0,5%), il tessile-abbigliamento (859,6 milioni, +2,8%) e, soprattutto, l’agroalimentare (1 396 milioni, +10,9%), settore da sempre strategico per l’economia locale. Bene anche l’ortofrutta (340,5 milioni, +3,8%), la termomeccanica (+10,8%) e l’arredo-mobili (+8,2%). Segnano invece un rallentamento le bevande (528,7 milioni, -5,4%), le calzature e il marmo
L’export del primo semestre si mantiene stabile e mostra anche segnali di recupero rispetto al primo trimestre, quando il calo era stato più marcato. Le nostre imprese devono però fare i conti con un contesto internazionale incerto, condizionato da tensioni commerciali e geopolitiche Per questo il nostro impegno rimane quello di accompagnarle nei mercati esteri consolidati e, al tempo stesso, aiutarle a esplorare nuove opportunità, in modo da ridurre i rischi legati alle oscillazioni globali.
Giuseppe Riello
Infoexport è il servizio offerto dalla Camera di Commercio di Verona che, attraverso Promos Italia, consente di ricevere in tempi rapidi pareri professionali gratuiti sulle principali tematiche legate alle attività di import–export dalla contrattualistica internazionale ai pagamenti e trasporti, dalle dogane e intrastat alla fiscalità passando per il marketing e la proprietà industriale. Il servizio è riservato alle aziende che hanno sede legale o operativa nella provincia di Verona
Per informazioni: vr.camcom.it/infoexport
Il Progetto SEI – Sostengo all’export dell’Italia – è l’iniziativa promossa da Unioncamere Nazionale e dalle Camere di Commercio italiane che, con il supporto di Promos Italia, aiuta le imprese a crescere sui mercati internazionali attraverso servizi gratuiti e qualificati Il progetto offre un’analisi approfondita del business aziendale e del mercato target, identificando le opportunità e minimizzando i rischi. Le imprese riceveranno una formazione sulle strategie di internazionalizzazione, normative specifiche e un piano export personalizzato oltre l’accesso a opportunità di promozione all’estero offerte dagli enti camerali di riferimento e dal Sistema Italia
Per informazioni: vr.camcom.it/progetto-sei

La Camera di Commercio di Verona in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per l'Egitto (CCI-Egitto), organizza un incontro istituzionale e tecnico dedicato alle opportunità di export e investimento nel mercato egiziano. L’appuntamento si terrà giovedì 30 ottobre 2025, dalle 09 30 alle 12 15, presso il Centro Congressi – Sala Industria della Camera di Commercio di Verona
Per informazioni: vr.camcom.it/opportunità-businessegitto
Questo evento si inserisce nell’ambito delle iniziative di supporto ai mercati internazionali, come il recente incontro che si è tenuto il 17 ottobre dedicato alle opportunità di business e investimento in Canada. All’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio italiana in Ontario, hanno partecipato alcune imprese veronesi e una delegazione canadese del Comune di Vaughan (Ontario)
Cessionedeimarchicollettivi
Dopo 21 anni la Camera di Commercio di Verona ha formalmente trasferito al Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella la titolarità dei marchi collettivi e di certificazione legati alle principali denominazioni della produzione enologica veronese e veneta: “Amarone”, “Amarone della Valpolicella”, “Recioto della Valpolicella”, “Valpolicella Ripasso” e “Valpolicella”.
L’accordo di cessione, siglato con atto notarile, è stato ufficializzato venerdì 26 settembre nel corso di una conferenza stampa presso la Prefettura di Verona moderata dal giornalista de Il Sole 24 OreRadiocor Giorgio dell’Orefice. L’accordo consente di riunire in capo al Consorzio non solo la gestione delle denominazioni di origine – già attribuite ai Consorzi con autorizzazione ministeriale – ma anche quella dei marchi, strumenti essenziali per garantire la registrazione e la tutela dei prodotti sia in Italia che nei mercati internazionali, in particolare quelli extra Ue Contestualmente sono stati trasferiti anche i marchi d’impresa “Vino di Ripasso” e “Ripasso” e il marchio collettivo e di certificazione “Recioto”, quest’ultimo condiviso con la Camera di Commercio di Vicenza, che ne deteneva la titolarità al 50%. Il sistema di protezione e le attività congiunte di sorveglianza dei marchi hanno rivestito, negli anni, un ruolo decisivo nel contrasto ai tentativi di imitazione, sventando registrazioni non autorizzate con
conseguente ritiro dal commercio di molti prodotti su diversi mercati: dalla Cina al Brasile, dall’Europa agli Stati Uniti, fino a Norvegia e Australia. Tra i prossimi adempimenti a carico del Consorzio figura la trascrizione della cessione in tutti i Paesi in cui i marchi sono attualmente registrati dall’ente camerale Si tratta di un’estesa copertura internazionale che comprende 41 Paesi: 27 Stati membri dell’Unione europea e 14 mercati extra Ue, tra cui Canada, Australia, Cina, Stati Uniti, Sudafrica, Argentina, Giappone e Nuova Zelanda.
Dal 2004, su richiesta dell’allora governance del Consorzio, abbiamo sostenuto l’attività di tutela della denominazione provvedendo a registrare i marchi collettivi nelle principali destinazioni dei grandi Rossi della Valpolicella. Una funzione, quella della registrazione dei marchi, che rientrava nelle prerogative camerali, da cui scaturì una alleanza che, in tutti questi anni, ha contribuito a salvaguardare l’identità e l’autenticità dei vini tutelati e promossi dall’ente consortile Oggi il contesto è profondamente mutato A fronte di una crescente esigenza di sorveglianza e difesa, la Camera di Commercio ha convenuto di cedere i marchi collettivi in portafoglio, assicurando così al Consorzio un più ampio e diretto, oltre che strategico, raggio di azione
Carlo De Paoli, componente di Giunta Camera di Commercio di Verona
L’accordo con la Camera di Commercio segna un passaggio decisivo per il Consorzio La titolarità dei marchi collettivi della nostra denominazione ci consentirà di essere ancora più incisivi sul fronte della tutela Un’attività determinante e imponente anche nei numeri: dal 2018 ad oggi, infatti, il Consorzio ha destinato oltre 1,2 milioni di euro per osteggiare e impedire la contraffazione, l’utilizzo improprio dei nomi dei nostri vini e l’Italian sounding sia nel nostro Paese che all’estero, per un complessivo di 176 vertenze, tra cause concluse e in corso Tra i casi chiusi con successo, quelli nei confronti dei marchi svedesi “Casa Marrone” e “Casa Marrone Appassimento”, nonché “Passorone” e “Ronepasso” che hanno portato nelle casse del Consorzio una somma a titolo transattivo di circa 1 milione di euro, che sarà investita in promozione Christian Marchesini, Presidente Consorzio Tutela Vini della Valpolicella
PROTEZIONEETUTELADEIVINIVERONESINELMONDO
Registrazionedimarchicollettivinelsettorevinicolo
L'iniziativa per la registrazione dei marchi collettivi nel settore vinicolo veronese affonda le radici in una riflessione avviata dalla Camera di Commercio sin dal 2004, nata dalla crescente diffusione sui mercati esteri di vini che utilizzavano impropriamente denominazioni italiane o riferimenti a tecniche di vinificazione tipiche, come ad esempio "Amarone-style” e “Ripasso-style”
Si è giunti alla constatazione che la legislazione sulle Denominazioni di Origine (DO) e le "menzioni tradizionali" non garantiva una protezione efficace al di fuori dei confini dell'Unione Europea Nella maggior parte dei Paesi extra-UE, infatti, la protezione è legata alla capacità distintiva attribuita alla denominazione dal consumatore medio.
L'assenza di notorietà in un dato Paese comporta, di fatto, l'impossibilità di proteggere un vino come Indicazione Geografica, facendo venire meno il potenziale "conflitto" necessario per la tutela.
Per superare questa lacuna, in accordo con i consorzi interessati, si è optato per la registrazione dei vini veronesi come "marchi collettivi" o, laddove non previsti dalle legislazioni nazionali, come "certification mark" Questi strumenti garantiscono tutela sulla base di una semplice valutazione di confondibilità tra il marchio registrato e il segno in presunta violazione, a prescindere dalla percezione che il consumatore ha della provenienza del prodotto
L'attività di registrazione è iniziata nel 2004 e, per quanto riguarda il marchio Recioto, in contitolarità con la Camera di Commercio di Vicenza.
Dal 2008 è attivo un servizio di sorveglianza mondiale per il deposito di marchi simili, integrato da segnalazioni dei Consorzi di Tutela. Le azioni di contrasto hanno portato al ritiro o al rigetto delle richieste di registrazione e all'interruzione della commercializzazione di vini ingannevoli


La stagione turistica 2025 a Verona e sul Lago di Garda veneto restituisce un quadro complessivamente positivo, come evidenziato dall’analisi dell’Osservatorio
Turistico Verona Garda con a capo la Fondazione Destination Verona & Garda, sulla base dei dati raccolti dalle piattaforme Lighthouse e HBenchmark.
Nel comparto extra-alberghiero del centro storico di Verona, tra giugno e settembre, si stimano oltre 157mila stanze occupate, con picchi in corrispondenza delle serate liriche in Arena e una crescita costante dell’ADR. Nei fine settimana, la media delle stanze occupate in città supera le 2 000 Anche il Lago di Garda veneto mostra dati incoraggianti: tra settembre e ottobre le prenotazioni extra-alberghiere hanno superato le 67mila notti.
Il settore alberghiero registra un tasso di occupazione pari all’81% in città e all’80% in provincia, con un incremento del RevPar e una permanenza media di tre notti.
Sul Garda l’occupazione si attesta intorno al 60%, sostenuta dagli eventi autunnali, con una durata media del soggiorno di sei giorni Risultati positivi anche per il comparto open air, che tra aprile e agosto ha registrato oltre il 73% di occupazione, trainato dalla crescente preferenza per bungalow e mobile home.
“Un trend che, nonostante alcune oscillazioni legate al meteo e alle dinamiche internazionali - commenta il Presidente di Destination Verona Garda, Paolo Artelio nel tondo in basso - conferma la solidità e l’attrattività del nostro territorio”
Sul fronte della spesa turistica, gli aggiornamenti forniti da Mastercard rilevano un incremento complessivo dell’indice di spesa settimanale nel 2025 rispetto al 2024 per l’OGD Verona Il ticket medio risulta invece in calo, condizionato dall’aumento delle transazioni di piccolo importo effettuate con carta. Le principali voci di spesa del turista internazionale riguardano trasporti, abbigliamento, alloggio e ristoranti, mentre per il turismo domestico prevalgono abbigliamento, ristorazione e generi alimentari.
DestinationVeronaGarda: innovazioneeidentitàunitariaperVeronaeilGardaveneto
Dal 2022, Destination Verona & Garda Foundation (DVG) lavora per rafforzare la coesione tra le OGD Verona e Lago di Garda Veneto, valorizzando in modo armonico le specificità che rendono unica la provincia veronese. Attraverso la mediazione, il coordinamento e l’ascolto di operatori turistici ed enti partner, la Fondazione promuove collaborazioni strategiche per accrescere l’attrattività turistica a livello nazionale e internazionale Tale sinergia si concretizza nel catalogo My Special Needs, che propone esperienze autentiche capaci di esaltare i tratti culturali del territorio. Il nome richiama il desiderio comune di rispondere a un bisogno – come quello di staccare la spina – ponendo al centro il punto di vista del viaggiatore.
DVG si distingue come modello evoluto di promozione turistica grazie all’introduzione del Destination Management System, che integra servizi, risorse e informazioni automatizzando i processi di promo-commercializzazione Inoltre, la collaborazione esclusiva con Mastercard consente un’analisi puntuale dei flussi di spesa, mentre con Amazon è stato avviato un progetto pilota che introduce il device Alexa in dieci strutture ricettive per agevolare la programmazione del soggiorno attingendo dal DMS In vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, Verona si prepara a giocare un ruolo di primo piano attraverso iniziative sportive e culturali volte ad accorciare la distanza tra le diverse aree territoriali e l’evento stesso. L’Arena di Verona, luogo per eccellenza dello spettacolo sin dall'antichità, ospiterà due momenti iconici: la Cerimonia di Chiusura Olimpica e la Cerimonia di Apertura Paralimpica, suggellando così il legame che unisce due lati di un'unica medaglia
“L’innovazionenasce dall’incontrodeisaperi”
L’Università di Verona rappresenta da anni un punto di riferimento fondamentale per il territorio, sia per la qualità della formazione che per la capacità di dialogare con il sistema produttivo La guida dell’ateneo, affidata per la prima volta a una rettrice, segna un passaggio significativo non solo sul piano simbolico ma anche per le opportunità di crescita legate ai temi della parità di genere, dell’innovazione e della collaborazione con le imprese.
In questa intervista a Chiara Leardini, neo rettrice dell’ateneo scaligero, emergono riflessioni sul ruolo strategico dell’università nello sviluppo economico e sociale, sugli strumenti per favorire l’incontro tra studenti e aziende, e sulle sfide future, dalla transizione digitale ed energetica fino alla valorizzazione dei talenti Una visione che conferma l’ateneo come attore centrale nella costruzione di un ecosistema territoriale competitivo e inclusivo.
Cosa significa per lei essere la prima rettrice donna dell’ateneo? Ritiene che la sua nomina possa avere un impatto simbolico e pratico sul percorso di pari opportunità dentro e fuori l’università?
Per me certamente è un onore Tuttavia, ritengo che, al di là della mia dimensione personale, ciò che è davvero importante è che, con questa scelta, il nostro Ateneo è ora parte di quel 20% di università italiane con una donna alla guida Anche la recente elezione di Laura Ramaciotti, seconda donna alla guida della Crui, Conferenza dei

Chiara Leardini
Rettrice Università degli Studi di Verona
Professoressa ordinaria di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona, di cui è stata direttrice vicaria dal 2021 al 2023 e successivamente Direttrice. Dal 2019 al 2023 è stata delegata al bilancio del Rettore dell’Università degli studi di Verona I suoi principali interessi di ricerca e di studio sono focalizzati sulla governance e sulla misura e gestione delle performance economiche, sociali e ambientali con particolare riferimento alle organizzazioni sanitarie e alle aziende non profit Il 20 maggio 2025 è stata eletta rettrice dell’Università degli Studi di Verona con 515 preferenze e il primo ottobre 2025, in concomitanza con l’inizio dell’anno accademico 2025/2026, è entrata ufficialmente in carica succedendo così al professor Pier Francesco Nocini
Rettori delle università italiane, è un segnale in questo senso
Sono consapevole che esercitando questo ruolo divento, assieme alle altre colleghe Rettrici, un punto di riferimento. Non un modello da imitare ma una presenza che può incoraggiare altre - in particolare le più giovani – ad assumersi responsabilità e a immaginarsi in spazi di potere senza sentirsi ospiti.
È un momento profondamente significativo, che testimonia come il percorso verso una completa parità di genere, seppur ancora lento, sia in costante movimento
Il nostro Ateneo in questi anni ha visto crescere la partecipazione femminile nei corsi di studi soprattutto in quelli Stem (anche grazie all’ampliamento dell’offerta formativa verso corsi di laurea in medicina per l’innovazione e farmacia), allo stesso tempo anche nelle prime fasi della carriera accademica è cresciuto il numero di donne che sceglie di fare ricerca nella nostra Università, mentre rimane ancora lavoro da fare sulle apicalità dove la presenza femminile è sotto il 30 per cento. Avremo raggiunto la parità di genere quando questa non farà più una notizia.
L’università ha costruito un rapporto sempre più stretto con il sistema produttivo locale. Quali sono i punti di forza di questa relazione e come pensa di rafforzarla?
In che modo l’università può diventare una leva strategica per l’innovazione e lo sviluppo economico del territorio?
L’innovazione si basa su un processo di ibridazione tra saperi. Tradizionalmente, si dice che l’innovazione derivi da un processo di trasferimento tecnologico tra università, centri di ricerca e sistema economicoproduttivo. In realtà, questo processo non è né lineare, né unidirezionale, ma è alimentato contemporaneamente dai diversi attori coinvolti nel processo di collaborazione nelle attività di ricerca Di fatto, quindi, l’innovazione è la sintesi di un processo sistemico. In questo processo, l’Università di Verona è da sempre un importante punto di riferimento per tutti gli stakeholder Questi rapporti di collaborazione con il sistema-impresa hanno trovato grande sviluppo negli ultimi anni con l’obiettivo di accelerare processi di innovazione tecnologica in tutti i settori economici e produttivi, dai più tradizionali ai più avanzati Risponde a questo obiettivo la nascita di Centri di Ateneo e di dipartimento tra cui il Loop Research Center del dipartimento di Management, l’Archeolab del dipartimento di Culture e Civiltà, il laboratorio ICE del dipartimento di ingegneria per la Medicina di innovazione, la Fabbrica del Vino del dipartimento di Biotecnologie e il centro interdipartimentale CPT, per citarne solo alcuni A questi si aggiungono le società spin-off attivate con la partecipazione di operatori e imprese nel capitale sociale, gli accordi su progetti strategici di livello regionale e nazionale quali, ad esempio, il Fattore famiglia dello spin off di ateneo Economics livinglab, il progetto Expo Albania, e l’Accordo quadro di collaborazione per le attività di ricerca per la definizione e implementazione di una metodologia di Cost Accounting per il sistema sanitario regionale del Veneto che coordino
In questi anni si è ampliato e intensificato l’interscambio di informazioni e conoscenze che impatta sui processi di innovazione congiunta - in particolare con il sistema delle Piccole e medie imprese - e sulla valorizzazione del capitale umano, sia in termini di occupabilità dei laureati che di integrazione tra ricercatori e personale dedicato a ricerca e sviluppo nelle imprese. Strumenti come le Reti Innovative Regionali, l’ecosistema INEST nato nell’ambito del PNRR, il bando Joint Research, il progetto PId Veneto e i CLab, ma non solo questi, hanno facilitato questo processo. 19
Da tempo l’ateneo collabora anche con la Camera di Commercio. Quanto è e può diventare proficua questa collaborazione?
Il Recruiting Day Verona e Vicenza, Best Wine Tourism e Great Wine Capitals sono progettualità che ci vedono lavorare fianco a fianco con l’ente camerale di Verona e nel caso del Recruiting con quello di Vicenza Lo facciamo per le giovani e i giovani favorendo il loro inserimento nel mondo del lavoro
attraverso il “mix&match” tra studenti e imprese e con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze del sistema produttivo territoriale a livello globale grazie a un approccio scientifico. La Camera di Commercio riconosce nell’Ateneo un partner strategico per ricerca e innovazione e per le sue ricadute nel Sistema produttivo, come dimostrano i cofinanziamenti sulla formazione avanzata e sull’innovazione dell’industria AA. Ne sono esempio il finanziamento triennale di un contratto di ricerca nell’ambito del dipartimento di Management e il prolungamento biennale di un secondo contratto di ricerca nel dipartimento di Biotecnologie.
Attraverso la CCIAA è stato anche facilitato e intensificato il rapporto con le Associazioni di categoria per la generazione di progetti congiunti che hanno interessato diversi dipartimenti dell’Ateneo. Ne è esempio il bando PARI che ha visto l’Ateneo artefice di diverse progettualità condivise con partner tra cui Confcommercio, Confindustria, t2i e altri
Vorrei chiudere con un auspicio, che può essere un aspetto di cui discutere in maniera progettuale e che riguarda in particolare i dottorati industriali Credo siano una opportunità di interesse per collegare le imprese e la ricerca applicata con l’obiettivo di innescare l’innovazione.
Quali sono oggi le competenze più richieste per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro?
Certamente alcuni ambiti impongono un investimento in precise competenze: penso a quello tecnologico e digitale, con l’avvento sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale, ma anche all’ambito energetico, che si colloca nel più ampio solco della transizione sostenibile. Un contesto ben chiaro all’Università di Verona, che sta già rispondendo, in maniera proattiva, a queste sfide anche attraverso l’attivazione delle nuove lauree magistrali nate negli ambiti del management dello sport, dell’area medica e ingegneristica, della robotica e dell’AI. Un orientamento che intendo rafforzare ulteriormente nella convinzione che, per affrontare sfide sempre più complesse e inedite (dal digitale all’ambiente, all’energia), accanto a una solida base disciplinare sia necessaria una sempre maggiore contaminazione tra i saperi
Rafforzare il rapporto tra la formazione accademica e mondo produttivo quali benefici può avere per le aziende e i giovani laureati così come per il tessuto economico provinciale?
Certamente, questo rapporto deve essere rafforzato. In specifici ambiti, il soddisfacimento dei fabbisogni di competenze da parte del sistema economico e produttivo passa attraverso la coprogettazione e la co-creazione di queste competenze. Questa reciprocità fra accademia e sistema imprenditoriale diventa cruciale non solo per formare i profili professionali necessari, ma anche per cercare di trattenere i migliori talenti che, sempre più spesso, anche nella nostra regione, emigrano all’estero.
È nato con questo scopo il progetto Alumni, un network che unisce le laureate e i laureati dell’Università di Verona e quelli che fanno parte della comunità accademica per promuovere, diffondere e coltivare i valori e le competenze acquisite nei rispettivi percorsi universitari, rinsaldando il senso di appartenenza alla propria Università e creando relazioni con il mondo del lavoro. Una rete virtuale e reale che resta il primo e più importante strumento di contaminazione reciproca
Se dovesse riassumere in una frase la sua visione di università del futuro per Verona e il suo territorio, quale sarebbe?
Una università capace di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici nel territorio, capace di coniugare eccellenza scientifica e impatto sociale.
Convenzione tra la Camera di Commercio di Verona e l’Università di Veronaperlaricercanelsettorealimentare
La Camera di Commercio di Verona ha siglato a maggio una convenzione con l’Università di Verona per promuovere la ricerca e l’innovazione nel settore agroalimentare L’accordo, biennale, prevede lo sviluppo di progetti focalizzati sulla sicurezza alimentare, sull’innovazione di prodotto e di processo, sull’impiego di tecnologie avanzate per la trasformazione e la conservazione degli alimenti e sulla sostenibilità delle produzioni, con particolare attenzione alle tendenze salutistiche, all’economia circolare e all’analisi sensoriale L’Università realizzerà l'attività attraverso contratti di ricerca/borse di dottorato o proroghe degli stessi con l'obiettivo non ultimo di formare competenze utili alle imprese del settore agroalimentare. Allo scadere di ogni anno di ricerca l’Università, in collaborazione con la Camera di Commercio di Verona, organizzerà un workshop per le imprese del territorio, in cui saranno presentati i risultati della ricerca e le tecnologie sviluppate, favorendo l’applicazione pratica delle innovazioni
L’occasione di incontro tra due mondi: da una parte gli studenti e i neolaureati, dall’altra le aziende del territorio, alla ricerca di nuovi talenti. È questo l’obiettivo del Recruiting Day, l’evento organizzato dall’Università degli Studi di Verona in collaborazione con le Camere di Commercio di Verona e Vicenza che permette a studentesse e studenti, laureate e laureati di area umanistica, economico-giuridica e scientifica di candidarsi alle posizioni aperte messe a disposizione dalle aziende alla ricerca di professionalità da inserire al loro interno. Ogni azienda aderente avrà una propria pagina dedicata dove si potrà presentare, dando la possibilità agli iscritti di candidarsi direttamente alle offerte pubblicate inviando il proprio CV.
Negli anni l’evento è diventato un punto di riferimento per favorire l’incontro tra i giovani e le aziende del territorio A confermarlo sono i numeri dell’ultima edizione primaverile: 192 aziende partecipanti, 526 posizioni aperte e 1 497 candidature ricevute
La partecipazione all’evento e la fruizione dei servizi sono gratuite. I prossimi appuntamenti in programma: 22-23-24 ottobre presso il Polo Universitario Santa Marta - Università di Verona. dal 27 ottobre al 15 novembre online
Per informazioni: vr.camcom.it/recruiting-day-2025
La Camera di Commercio di Verona, insieme alle altre Camere venete, Unioncamere Veneto e le Università di Verona, Padova e Venezia, stanno collaborando nella realizzazione del "Percorso di Trasformazione digitale e sostenibile delle PMI Venete" , un progetto per accompagnare gratuitamente le PMI venete nella transizione digitale e sostenibile. Il percorso prevede mentoring e formazione, con un focus sull’IA. In particolare, il modulo “Intelligenza Artificiale di supporto alla trasformazione dei processi organizzativi, di HR e cybersecurity” sviluppato con l’Università di Verona approfondisce l’uso dell’intelligenza artificiale per la trasformazione dei processi organizzativi, delle risorse umane e della cybersecurity. Le imprese selezionate potranno beneficiare di:
Formazione specialistica online on-demand, con moduli dell’Università dedicati ad approfondire l’intelligenza artificiale e le sue applicazioni pratiche in ambito aziendale
Progetti pilota per sviluppare e implementare concretamente un progetto di transizione digitale basato sull’intelligenza artificiale. Workshop di co-design e innovazione aperta in presenza: momenti pratici per applicare i concetti appresi, sviluppare idee e confrontarsi con altre imprese
Il percorso è iniziato venerdì 3 ottobre e si concluderà il 24 e 25 ottobre presso la Camera di Commercio di Verona
Per informazioni: vr.camcom.it/trasformazione-digitale-pmi-venete
Un’iniziativa promossa con associazioni artigiane, EBAV e Invitalia coinvolge gli studenti veronesi degli indirizzi grafico e multimediale nella realizzazione di video promozionali dedicati all’artigianato del legno. La scuola vincitrice realizzerà, con il supporto di esperti e visite in azienda, un video ufficiale EBAV destinato alle associazioni di categoria per valorizzare il settore
21 ottobre | Camera di Commercio di Verona
Iniziativa in collaborazione con Invitalia rivolta agli studenti delle scuole superiori per sviluppare competenze trasversali attraverso la co-progettazione di soluzioni creative a supporto di organizzazioni del terzo settore veronese, con l’obiettivo di rafforzarne l’impatto sociale.
16 dicembre | Camera di Commercio di Verona
Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e certificazionedellecompetenze
I percorsi di formazione e orientamento nascono grazie a una stretta collaborazione tra le Reti di scuole e le Associazioni di categoria, creando un ponte concreto tra mondo della scuola e mondo del lavoro Grazie ai progetti di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), gli studenti non solo vivono esperienze formative qualificanti, ma possono anche ottenere un attestato ufficiale che arricchisce il loro curriculum vitae e ne valorizza le competenze.
I percorsi proposti coprono diversi settori tra cui: Meccatronica
Tessile, Abbigliamento e Moda Turismo
Agricoltura e Agroalimentare
Imprenditivo secondo il Modello Olivettiano
Doppia Transizione: Digitale ed Ecologica
Per informazioni: vr.camcom.it/pcto
Connettere il mondo scolastico e accademico e quello professionale È l'obiettivo di Job Orienta, il salone dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro realizzato da Veronafiere quest'anno in programma dal 26 al 29 novembre. La Camera di Commercio sarà presente alla manifestazione allo stand di Unioncamere per illustrare le opportunitàin ambito provinciale - post diploma e laurea 26-29 novembre | Veronafiere
Per informazioni: joborienta.net
SalonedelleProfessioni2025
Il 3 e 4 ottobre 2025 la Camera di Commercio di Verona ha ospitato la 4ª edizione del Salone delle Professioni, dedicato all’orientamento degli studenti delle scuole secondarie di primo grado L’evento, realizzato con Rete OrientaVerona e t2i, ha coinvolto 504 studenti, 18 aziende e proposto 63 laboratori su temi come intelligenza artificiale, marketing digitale, sostenibilità, design e pasticceria Durante la seconda giornata si è tenuto anche il seminario “Traiettorie di futuro”, rivolto alle famiglie, per approfondire le competenze richieste dal mercato del lavoro di domani.
UnicaDesk:consultazionegratuitadellenormeUNI
La Camera di Commercio di Verona ha attivato lo Sportello Virtuale Unica Desk, un servizio gratuito che permette a imprese, professionisti e studenti di consultare le oltre 22.000 norme tecniche UNI, favorendo innovazione, competitività e sicurezza dei prodotti
Per informazioni: vr.camcom.it/unica-desk
Sono partiti da ottobre i “Giovedì del SUAP”, corsi online gratuiti per operatori SUAP, Comuni ed Enti Terzi, in vista dell’entrata a regime del Sistema informatico degli Sportelli Unici (SSU) il 26 febbraio 2026, che migliorerà efficienza e uniformità nella gestione delle pratiche
Per informazioni: vr.camcom.it/giovedi-del-suap
Webinar a cura dello Sportello Tutela Proprietà Intellettuale della Camera di Commercio di Verona che, in collaborazione con i consulenti in proprietà intellettuale della provincia, punta a offrire una panoramica in merito ai diversi strumenti a disposizione delle imprese per valorizzare e tutelare sul mercato i propri prodotti, servizi, invenzioni o processi innovativi.
I webinar in programma sono gratuiti previa iscrizione:
“La tutela delle "informazioni aziendali riservate" - Quali rischi per le imprese e come prevenirli, in particolare nel caso di dimissioni o assunzione di collaboratori” (22 ottobre)
“Scegliere un marchio efficace e registrabile - Alcune semplici regole” (19 novembre)
Per informazioni: vr.camcom.it/sportello-tutela-proprietà-intellettuale
Smart Boost - Donne in digitale 2025
Smart Boost – Donne in digitale 2025 è il progetto formativo del Centro Didattico Telematico di Si Camera per potenziare e sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile Prevede tre edizioni, ciascuna con un modulo di aggiornamento e un bootcamp, dedicate a imprenditrici, professioniste e dipendenti.
Modulo “CostumHER Experience” in programma il 12 novembre (15-18)
Bootcamp “Content Creation” in programma il 29 ottobre (15-18) e il 19 novembre (1518)
Per informazioni: vr.camcom.it/smart-boost
Sostenibilità
“PMI e sostenibilità: una nuova visione per crescere insieme” è il ciclo di webinar gratuiti promosso dal Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Verona con KPMG Advisory Spa Rivolto alle aziende veronesi, il percorso avviato a giugno punta a rafforzare competenze e consapevolezza sui temi ambientali, sociali e di governance (ESG) come leva di crescita e competitività.
I prossimi webinar in programma:
“Best practices di economia circolare” (22 ottobre, 14-16)
“La sostenibilità: come implementarla attraverso i sistemi di gestione” (5 novembre, 14-16)
“Strumenti di AI a sostegno della sostenibilità d’impresa” (19 novembre, 14-16)
Per informazioni: vr.camcom.it/sostenibilità-ed-esg
Percorso formativo in tema di pianificazione finanziaria e accesso al credito
La Camera di Commercio di Verona, insieme a Innexta e con il supporto degli Ordini professionali del territorio, propone due laboratori pratici dedicati alle PMI veronesi per rafforzare le competenze nella gestione della liquidità e nella pianificazione finanziaria
Non semplici lezioni, ma vere sessioni operative con l’utilizzo di strumenti di analisi e di una piattaforma interattiva che favorirà il coinvolgimento diretto dei partecipanti.
La partecipazione è gratuita, con un massimo di 30 posti per ciascun laboratorio, previsto il 28 ottobre (14:30-17:30) Le iscrizioni saranno accolte in ordine cronologico fino a esaurimento posti
Per informazioni: vr.camcom.it/percorso-formativo-pianificazione-finanziaria
L’arbitrato per le imprese
La Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con la CCIAA di Bolzano, organizza il webinar gratuito “L'Arbitrato per le Imprese: Strategie per la soluzione delle controversie e la protezione degli interessi aziendali” , dedicato all’arbitrato come strumento di risoluzione delle controversie per le imprese Relatori ed esperti illustreranno caratteristiche, vantaggi e ambiti di applicazione dell’arbitrato – dalle clausole compromissorie ai contratti societari e internazionali – evidenziandone rapidità, riservatezza ed efficacia rispetto alla giustizia ordinaria. 28 ottobre dalle ore 15.30 alle ore 17.30 sulla piattaforma ZOOM.
Per informazioni: vr.camcom.it/arbitrato-imprese
Benefit Competition
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in collaborazione con Invitalia S p A , ha annunciato l’avvio della “Benefit Competition”, la prima competizione nazionale dedicata alle Società Benefit, che premia le imprese capaci di coniugare successo economico e impatto positivo. La competizione prevede cinque tappe territoriali fino a dicembre 2026 e una finale nazionale nei primi mesi del 2027, con selezione delle migliori iniziative da un comitato di valutazione. Possono partecipare startup, imprese già costituite come Società Benefit e aspiranti imprenditori interessati ad adottare questo modello
Per informazioni: vr.camcom.it/benefit-competition
Crea, Cresci, Trasforma: Incentivi Invitalia a Verona
La Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con Hub Rete Verona progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani attraverso il Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale e gestito da Invitalia ospiterà un incontro dedicato alle opportunità di crescita per l’imprenditorialità del territorio
L’iniziativa è rivolta a giovani con idee imprenditoriali, start-up, imprese creative e culturali ed enti del terzo settore Durante la mattinata verranno presentati incentivi e strumenti a supporto dello sviluppo e della trasformazione delle imprese. Sono previsti approfondimenti tecnici, una sessione di domande e risposte e la possibilità di confrontarsi individualmente con gli esperti presenti.
L’evento si terrà il 29 ottobre 2025 dalle 9:00 alle 13:30.
Per informazioni: vr.camcom.it/crea-cresci-trasforma
Premiazionedellafedeltàallavoro Edizione2026
La Camera di Commercio di Verona promuove anche per il 2025 il concorso “Fedeltà al lavoro, progresso economico e lavoro veronese nel mondo”, che assegna 50 riconoscimenti a lavoratori e imprese del territorio. I premi valorizzano la longevità professionale e imprenditoriale, l’innovazione, l’internazionalizzazione, le imprese femminili e i giovani under 35 distintisi per idee e risultati Le candidature possono essere presentate fino al 28 novembre 2025, secondo le modalità indicate nel bando disponibile presso la Camera di Commercio
Per maggiori informazioni: vr.camcom.it/premiazione-fedelta-al-lavoro
Artigiano in Fiera
La Camera di Commercio di Verona prenderà parte con una collettiva di imprese del territorio ad “Artigiano in Fiera”, la mostra mercato internazionale dell’artigianato in calendario dal 6 al 14 dicembre alla Fiera di Milano Rho-Pero
SezioneSpecialedelRegistroImpreseperImpreseCulturalieCreative
Dal 30 settembre 2025 è operativa la nuova Sezione Speciale del Registro delle Imprese dedicata alle Imprese Culturali e Creative (ICC), istituita dalla Legge 206/2023. L’iscrizione, da effettuare telematicamente presso la Camera di Commercio competente, riconosce ufficialmente la qualifica di impresa culturale e creativa a soggetti che operano prevalentemente nella creazione, produzione, promozione o gestione di beni e prodotti culturali, con verifiche periodiche sui requisiti
Per informazioni: vr.camcom.it/sezione-speciale-registro-imprese-le-imprese
Un percorso pratico, gratuito e interamente pensato per chi vuole migliorare la propria presenza su LinkedIn e usare questo strumento in modo professionale e strategico Di seguito i prossimi appuntamenti in programma.
Per maggiori informazioni: vr.camcom.it/linkedin-mpmi