Innovazione, sostenibilità e regole: un numero per guardare avanti
Il numero di ottobre ci accompagna in un viaggio che intreccia innovazione, organizzazione e responsabilità, mostrando come l’industria manifatturiera italiana continui a evolvere con coraggio e visione.
Apriamo con Schunk e il caso della Torneria Novoletto, che dimostra come l’automazione non sia più privilegio dei grandi, ma opportunità concreta anche per le PMI: una tecnologia capace di trasformare la flessibilità produttiva in leva di competitività. Segue l’intervista a Tork, dove Riccardo Trionfera mette al centro la sostenibilità come pratica quotidiana e non come slogan: riduzione degli sprechi, certificazioni e cultura d’impresa diventano veri strumenti di crescita.
Con Balance Systems celebriamo i cinquant’anni di una realtà che ha saputo trasformare la tradizione in spinta per l’innovazione, mantenendo viva la passione per la meccanica e la cultura tecnica. Dal passato al futuro prossimo: con Hoffmann Group esploriamo l’evoluzione della gestione scorte, un ambito spesso sottovalutato che oggi si arricchisce di intelligenza e dati, trasformando le vending machine in strumenti strategici di inventory management.
Non poteva mancare un focus sull’attualità normativa: l’Italia si prepara a recepire l’AI Act europeo, con un percorso che ambisce a rendere il nostro Paese capofila nell’adozione regolata e responsabile dell’intelligenza artificiale. Infine, torniamo sul piano applicativo con il caso Synergon, che porta la stampa 3D metallica a servizio del biomedicale, aprendo scenari in cui precisione, rapidità e biocompatibilità ridisegnano le frontiere della produzione.
f.chiavieri@lswr.it
garantita
Il sistema di automazione R-C2 di Schunk combina in un’unica soluzione la funzione di presa e di bloccaggio pezzo. Torneria Novoletto ha potuto verificare i vantaggi derivanti da questa soluzione.
ECONOMIA Investimenti in macchine utensili a rischio
Una lunga storia di equilibratura
Balance Systems ha festeggiato i 50 anni di attività con un evento a cui hanno partecipato tanti amici per rendere il giusto merito a una realtà imprenditoriale che ha saputo crescere innovando
Il manifatturiero affronta oggi sfide chiave: sostenibilità, efficienza e qualità del lavoro. Tork, brand di Essity, è diventato un riferimento in questo percorso.
Le potenzialità dei distributori automatici firmati Hoffmann Group, che trasformano la gestione delle scorte in un processo di “inventory management” ottimizzato.
Fabio Chiavieri
PULIZIA INDUSTRIALE
IN PRIMO PIANO
Quarto nuovo corso di ingegneria di Ca’ Foscari
Una nuova classe di ingegnere e ingegneri cosmopolita, moderna e qualificata per affrontare le sfide globali di oggi legate alle tecnologie avanzate e alla transizione energetica: al Campus Scientifico di Mestre, l’Università Ca’ Foscari Venezia offre tre corsi di laurea (quattro a partire dall’anno accademico 2026-27) che formano professioniste e professionisti dell’innovazione. Una “scuola” di ingegneria che conta in pochi anni già circa 200 iscritte e iscritti, destinati ad aumentare perché le immatricolazioni sono ancora aperte. Nel 2025, l’Ateneo si posiziona per la prima volta come migliore università in Italia nella classifica CENSIS per i corsi di laurea triennale del gruppo ingegneria industriale e dell’informazione, rappresentati a Ca’ Foscari dal corso in Ingegneria Fisica, che ha ottenuto 107 punti totali e uno scarto di quasi 10 punti dalla seconda posizione.
Le immatricolazioni, aperte fino al 30 settembre, prevedono una finestra aggiuntiva di immatricolazione dall’1 al 30 ottobre per i corsi di laurea triennali e un’altra dall’1 ottobre al 18 dicembre per i corsi di laurea magistrali.
La novità dell’anno accademico 2026-27
Environmental engineering for the green transition: corso di laurea magistrale interamente erogato in inglese, offrirà una formazione ingegneristica avanzata per guidare la transizione ecologica. Il corso unisce solide competenze nell’ambito della salvaguardia ambientale, modellazione e intelligenza artificiale per rispondere alle sfide ambientali globali.
Tre i percorsi tematici altamente specializzati: “Environment and Health”, “Climate and Risk” ed “Environmental Intelligence” permettono una personalizzazione del profilo professionale in settori strategici per il futuro. Wilmer Pasut, docente del Dipartimento di scienze ambientali, informatica e statistica
commenta così: “Nell’avviare i nuovi corsi di ingegneria ambientale, triennale e magistrale, con il collegio didattico ci siamo posti una domanda: cosa manca ai neolaureati in ingegneria per affrontare le nuove sfide globali? La risposta è un percorso triennale in Ingegneria ambientale per la transizione ecologica e ora anche uno magistrale in Environmental Engineering for the Green Transition che, pur mantenendo salde le conoscenze di base dell’ingegneria civile e ambientale, offrono competenze nuove e indispensabili per formare professionisti capaci di giocare un ruolo chiave nella grande trasformazione ecologica che coinvolgerà tutti i settori della società”.
Stefano Bonetti, docente del Dipartimento di scienze molecolari e nanosistemi, afferma:
“A Ca’ Foscari portiamo avanti una visione di ingegneria moderna, centrata su due ambiti cruciali per il XXI secolo: le tecnologie digitali e la transizione ecologica. I nostri studenti e le nostre studentesse non solo si iscrivono, ma riescono a completare con successo il loro percorso di studi in percentuali maggiori rispetto a molti altri Atenei, grazie a didattica innovativa e docenti con esperienza internazionale.”
Con l’ampliamento dell’offerta formativa cresce anche il Campus Scientifico di Ca’ Foscari. Nel 2026 entrerà in funziona l’edificio polifunzionale che completerà il Campus con spazi dedicati alla ristorazione/consumo di pasti e allo sport oltre che di aule studio. L’edificio ha un’estensione di quasi 1600 metri quadrati.
Meccanica nel primo semestre 2025: il focus sull’Emilia-Romagna
Nel primo semestre 2025 la produzione del comparto meccanico in Italia è scesa del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (–2,1% il totale manifatturiero). Il calo ha colpito in maniera più marcata i Mezzi di trasporto (–8,6%), penalizzati dalla crisi europea dell’auto che ha avuto il suo epicentro proprio in Italia: nei primi sei mesi del 2025 la produzione di autoveicoli nell’UE è diminuita del 4,4%, con una caduta particolarmente pesante per il nostro Paese (–17,3%).
L’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna, da cui provengono i dati, evidenzia come la dinamica dell’export regionale della meccanica resti negativa, pur mostrando segnali di miglioramento rispetto al 2024. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, l’export emiliano-romagnolo è calato dell’1,8% (meglio del –3,2% del 2024), in linea con il –1,7% del totale “made in Emilia-Romagna”. Nel dettaglio, i macchinari, che rappresentano il 53,9% delle esportazioni meccaniche regionali, hanno segnato un calo del 2,3% nel semestre (contro il –7,3% del 2024). Segnali positivi arrivano dalla Germania, dove le esportazioni di macchinari dall’Emilia-Romagna sono tornate a crescere (+1,2%) dopo il crollo a doppia cifra dell’anno precedente. Negli Stati Uniti, invece, la frenata è proseguita: –13,7% nel seme-
stre dopo il –11,0% del 2024. Gli autoveicoli, che valgono il 22,1% dell’export meccanico emiliano-romagnolo, hanno registrato un +1,9% nei primi sei mesi 2025 (contro il +11,7% del 2024). Circa un terzo delle vendite (32,8%) è diretto negli Stati Uniti, primo mercato di riferimento con 3,1 miliardi di euro di esportazioni, in calo del 10,4% rispetto al 2024. Dopo un primo trimestre positivo (+23,7%), favorito dall’anticipo degli acquisti prima dell’introduzione dei dazi, il secondo trimestre ha segnato un crollo del 29,3%.
L’Osservatorio segnala inoltre che oltre due imprese manifatturiere su tre in Emilia-Romagna esportano direttamente o indirettamente. Per reagire a un contesto critico aggravato dai dazi e dalla svalutazione del dollaro (–12,3% tra gennaio e agosto 2025), l’87,7% delle aziende ha adottato contromisure: le più diffuse sono la diversificazione dei mercati di sbocco e l’ampliamento della base di committenti.
Sul fronte occupazionale, la regione ha mantenuto una sostanziale stabilità: in Italia l’occupazione è cresciuta leggermente (+0,1% nel I trimestre 2025), ma le imprese metalmeccaniche emiliano-romagnole hanno programmato meno assunzioni per l’autunno (–9,1% tra settembre e novembre). Allo stesso tempo, cresce la difficoltà nel reperire personale specializzato, che riguarda il 60,7% delle entrate del comparto, 4,1 punti in più rispetto al 2023. Infine, il ricorso agli ammortizzatori sociali ha mostrato una dinamica meno accentuata rispetto al 2024: nei primi sei mesi del 2025 le ore di cassa integrazione nella meccanica in Emilia-Romagna sono cresciute del 27,9% (contro il +106,8% dell’anno precedente). Anche i dati EBER confermano la tendenza: nei primi cinque mesi le imprese artigiane della meccanica che hanno richiesto l’assegno di integrazione salariale sono diminuite del 33,9% rispetto al 2024, pur restando su valori doppi rispetto al
2023.
La “scuola” di ingegneria di Ca’ Foscari a Mestre: 4 corsi di laurea per formare i professionisti dell’innovazione
L’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna evidenzia come la dinamica dell’export regionale della meccanica resti negativa, pur mostrando segnali di miglioramento rispetto al 2024
Investimenti in macchine utensili a rischio
L’amministrazione statunitense ha esteso l’ambito di applicazione dei dazi già esistenti ai sensi della Sezione 232 su acciaio e alluminio, includendo per la prima volta anche una tipologia di macchina utensile: i centri di lavoro per metalli. Queste macchine rappresentano quasi il 15% delle esportazioni di macchine utensili dei membri CECIMO verso gli Stati Uniti, uno dei mercati extraeuropei più rilevanti per il settore. Secondo i dati doganali, la misura potrebbe colpire esportazioni europee per un valore di circa 500 milioni di euro.
In base alle nuove regole, i centri di lavoro saranno soggetti a un dazio del 50% sul valore del contenuto in acciaio e alluminio, a cui si aggiunge un dazio di base del 15% applicato al resto della macchina. A seconda del contenuto di acciaio, ciò genera un onere tariffario che, in termini effettivi, può avvicinarsi al 50%. Inoltre, le nuove disposizioni non si applicano solo alle macchine nuove, ma anche ai ricambi.
Oltre all’inclusione del codice HTS 845710, gli esportatori devono adempiere a nuovi obblighi dichiarativi previsti dalla Sezione 232. La dogana statunitense richiede ora di dichiarare il paese d’origine in cui l’acciaio è stato trasformato e lavorato. I produttori europei sono quindi obbligati a identificare e calcolare il contenuto in acciaio e alluminio di ogni macchina esportata negli USA, con conseguenti aggravi amministrativi e regolatori, elevata incertezza sul piano della conformità legale e, nel peggiore dei casi, esposizione a sanzioni.
Ancora più grave è che l’onere amministrativo aggiuntivo risulta del tutto sproporzionato rispetto ai ricavi generati dalle esportazioni di macchine. I costi e gli adempimenti imposti dalle normative doganali USA stan no bloccando le esportazioni europee e, nel medio termine, rischiano di frenare anche
Grande Sicurezza certificata
La tecnologia di serraggio autostringente per le teste di bloccaggio e freni anticaduta SITEMA da oggi ha un nome: Per l´uomo e Macchina
In base alle nuove regole, i centri di lavoro saranno soggetti a un dazio del 50% sul valore del contenuto in acciaio e alluminio, a cui si aggiunge un dazio di base del 15% applicato al resto della macchina
gli investimenti negli Stati Uniti. I settori che dipendono dalla tecnologia di produzione europea – come l’automotive, la meccanica, l’aeronautica e la difesa –stanno perdendo competitività. Il blocco reciproco indebolisce entrambi i poli produttivi.
L’inclusione dei centri di lavoro nell’elenco dei beni tariffati genera costi aggiuntivi rilevanti per gli esportatori europei, indebolendo allo stesso tempo la competitività delle industrie statunitensi a valle, che dipendono fortemente dalle tecnologie manifatturiere avanzate europee.
Inoltre, l’amministrazione statunitense ha dichiarato l’intenzione di introdurre un processo formale per l’aggiunta di ulteriori codici prodotto alla Sezione 232 tre volte l’anno, accrescendo ulteriormente l’incertezza del quadro commerciale.
Questi dazi esercitano una pressione significativa sul settore delle macchine utensili: aumentano i costi e l’incertezza per gli esportatori europei, creano ulteriori oneri amministrativi legati alle dichiarazioni di origine dell’acciaio, e generano instabilità di mercato per i produttori statunitensi dipendenti dagli utensili di precisione europei.
Rendendo più costose le macchine utensili europee sul mercato USA, tali misure rischiano di erodere la competitività dell’industria manifatturiera americana, oltre a compromettere la posizione degli esportatori europei. In ultima analisi, i produttori europei si trovano davanti a una minaccia esistenziale, che potrebbe portarli a cessare del tutto le attività sul mercato statunitense.
«L’industria manifatturiera europea è leader globale in innovazione e soluzioni di precisione. L’imposizione di dazi sproporzionati sulle nostre esportazioni danneggerà entrambe le sponde dell’Atlantico. Invitiamo la Commissione europea ad avviare urgentemente un confronto con l’amministrazione statunitense per escludere le macchine utensili europee dall’ambito di applicazione dei dazi della Sezione 232 su acciaio e alluminio. CECIMO è pronta a supportare la Commissione in queste discussioni.» Filip Geerts, Segretario Generale CECIMO.
Dietro l’hi-tech c’è sempre il concetto di precisione.
Quando si verifica uno strappo tra gli anelli della catena hi-tech, il più delle volte il responsabile è un microchip. Senza di lui niente sembra più funzionare. Il fatto che la sua produzione sia a pieno regime anche in Germania è reso possibile da alcune aziende hidden champion – con i centri di lavorazione automatizzati di HERMLE. www.hermle.de
Vedi applicazione
UCIMU-Sistemi per Produrre: nuove stime per il 2025
Gli italiani, con 140 imprese presenti, sono stati la seconda delegazione estera più numerosa a EMO HANNOVER 2025, che si è svolta dal 22 al 26 settembre nei padiglioni della fiera tedesca. Una dimostrazione di forza che ha testimoniato quanto l’industria italiana della macchina utensile, robotica e automazione creda in questo evento espositivo capace di richiamare operatori da tutto il mondo e, dunque, quanto l’attività sui mercati esteri sia rimasta fondamentale. È già stato annunciato che la prossima edizione si terrà in Italia: EMO MILANO 2027 si svolgerà dal 4 all’8 ottobre.
In occasione della manifestazione, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, ha presentato nella consueta conferenza stampa di martedì 23 mattina le previsioni 2025, appena riviste dal Centro Studi & Cultura di Impresa. Riccardo Rosa, presidente UCIMU, ha commentato: «Sulla base dell’ultima raccolta ordini e delle consegne dei costruttori italiani relative al secondo trimestre 2025, il Centro Studi ha dovuto rivedere i dati presentati appena qualche mese fa. A inizio anno prevedevamo una leggera crescita della produzione sostenuta dall’export, crescita che le condizioni di contesto non ci hanno permesso di confermare».
La produzione è stata stimata in 6.340 milioni di euro (+0,2%), dunque stabile rispetto al 2024. A pesare sul risultato finale è stato l’arretramento dell’export, da una parte, e la debolezza dell’attività sul mercato interno, dall’altra.
Sul fronte estero, le vendite oltre confine dei costruttori italiani si sono fermate a 3.895 milioni di euro (-8,9%).
Sul fronte interno, invece, le consegne sono cresciute del 19,1%, raggiungendo i 2.445 milioni, trainate dalla timida ripresa del consumo domestico che è risultato pari a 4.230 milioni (+14,1%). Nonostante gli incrementi a doppia cifra, i valori assoluti stimati per questi due indicatori economici sono rimasti ancora decisamente bassi.
«Inoltre – ha continuato Rosa – ciò che il nostro Centro Studi ha rilevato è che non è possibile individuare un vero e proprio trend per il settore. Più che altro abbiamo registrato un andamento con oscillazioni verso l’alto e il basso, che rispecchia la situazione caotica del contesto».
Con riferimento all’export, nel periodo gennaio-giugno 2025 (ultimo dato disponibile), le vendite italiane di sole macchine utensili sono diminuite del 13,3% rispetto al primo semestre 2024. Il calo è stato
Secondo le nuove stime pe ril 2025, la produzione è stata stimata in 6.340 milioni di euro (+0,2%), dunque stabile rispetto al 2024. A pesare sul risultato finale è stato l’arretramento dell’export, da una parte, e la debolezza dell’attività sul mercato interno, dall’altra
generalizzato, con poche eccezioni: Polonia, Messico, Svizzera, Emirati Arabi e Arabia Saudita. Per questi ultimi due, nonostante gli incrementi rilevanti, i valori restano comunque contenuti.
I principali mercati di sbocco sono risultati: Stati Uniti (292 milioni di euro, -4,2%); Germania (127 milioni, -28,1%); Polonia (97 milioni, +8,3%); Francia (97 milioni, -7,5%); India (85 milioni, -14,1%).
«I dati – ha commentato Rosa – ci hanno detto che la Germania soffre e, con lei, soffrono l’Europa e l’Italia, in particolare, le cui imprese sono integrate nelle catene del valore tedesche. Particolarmente difficile è stata la situazione dell’automotive, che ha pagato la transizione verso il motore elettrico e la crisi dell’edilizia. L’auspicio è che il programma governativo tedesco da 46 miliardi di euro, pensato per ridare vigore all’economia, possa effettivamente dare una scossa al manifatturiero».
«Guardando oltreoceano – ha aggiunto – nei primi sei mesi del 2025, nonostante i continui annunci e le ritrattazioni del presidente Trump in merito ai dazi, gli USA sono rimasti il nostro primo mercato di sbocco. La situazione è stata fluida e poco chiara. Al di là delle aliquote, ciò che ha preoccupato maggiormente
è stato l’effetto di incertezza generato tra gli operatori dell’industria, come ha dimostrato il rallentamento dell’intero sistema di export, non solo verso gli Stati Uniti ma anche verso il resto del mondo». «Per l’Italia – ha concluso Rosa – negli ultimi mesi abbiamo rilevato un lieve, ma ancora troppo debole, miglioramento dell’atteggiamento del mercato, su cui hanno influito il chiarimento e la semplificazione di Transizione 5.0. La conferma è arrivata anche dall’andamento dei mesi di produzione assicurata, che nel primo semestre 2025 si è fermato a 6,6: meglio rispetto al 2024, ma ancora distante dai risultati degli anni precedenti. Alla luce di ciò, avviandoci all’ultima parte del 2025, che coincide con la fine di Industria 4.0 e Transizione 5.0, abbiamo sottolineato la necessità di un nuovo Piano di politica industriale che accompagni le imprese dal 2026 in avanti». UCIMU ha già dato la propria disponibilità al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per partecipare al tavolo di lavoro che dovrebbe portare alla stesura di un provvedimento semplificato che – come annunciato dal Ministro – accorpi 4.0 e 5.0, facilitandone l’utilizzo da parte delle imprese: condizione indispensabile perché le aziende possano realmente servirsene.
La Lombardia sostiene la macchina utensile
È ancora possibile presentare domanda per il bando della Linea Sviluppo Aziendale della Lombardia dedicato a sostenere l’ammodernamento e l’ampliamento produttivo. La giunta regionale aveva approvato lo scorso giugno l’incremento della dotazione finanziaria stanziando altri 25 milioni di euro. La misura è rivolta alle PMI e alle MidCap e ha l’obiettivo di favorire il rafforzamento della loro flessibilità produttiva ed organizzativa, anche in ottica di crescita dimensionale, con particolare riferimento al ricorso alle nuove tecnologie digitali.
Il bando finanzia le seguenti tipologie di spese: acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi; acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio; acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione; opere murarie, opere di bonifica e impiantistica correlate (nel limite del 20% del valore del macchinario o impianto).
L’agevolazione si compone di un contributo a fondo perduto variabile in base alla dimensione dell’impresa e a una garanzia gratuita su finanziamento a medio lungo termine.
L’importo massimo agevolabile è di 3 milioni di euro.
Lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto fino ad esaurimento fondi.
UCIMU, tramite Probest Service-Servizi Finanziari Fincimu, è in grado di assistere le aziende nella stesura della domanda fino all’ottenimento dei benefici
Manifatturiero italiano in leggera ripresa: l’indice PMI torna in area espansiva ad agosto
Ad agosto 2025 il settore manifatturiero italiano ha mostrato un segnale di ripresa, con l’indice HCOB PMI che è salito a 50,4 punti, in aumento rispetto al 49,8 registrato a luglio. Il superamento della soglia 50, che separa la contrazione dall’espansione, indica che l’attività manifatturiera è tornata a crescere dopo sedici mesi consecutivi di calo. La ripartenza è stata trainata soprattut-
to dal miglioramento della produzione e dall’aumento dei nuovi ordini interni, mentre le esportazioni hanno continuato a risentire delle difficoltà legate al rallentamento della domanda internazionale e alle tensioni commerciali. Nonostante il dato positivo, restano elementi di debolezza: l’occupazione nel comparto ha continuato a diminuire, sebbene a un ritmo più moderato rispetto ai mesi pre-
cedenti, e la domanda di acquisti rimane contenuta.
Sul fronte dei costi, le imprese hanno registrato una lieve riduzione delle spese per materie prime ed energia, mentre i prezzi di vendita hanno mostrato un calo moderato, riflettendo il contesto di mercato più competitivo. Tuttavia, la fiducia delle aziende è scesa ai minimi degli ultimi quattro mesi, segnalando una persistente
cautela verso le prospettive future. Questo risultato, pur rappresentando un’inversione di tendenza rispetto al lungo periodo di contrazione, non basta ancora a dissipare le preoccupazioni del settore. Il manifatturiero italiano resta infatti esposto alle dinamiche globali e alle incertezze economiche, ma il dato di agosto offre un primo spiraglio di ottimismo per la seconda parte dell’anno.
Le imprese nel mondo dei nuovi (dis)equilibri globali
Lo Studio Legale Padovan, in collaborazione con AT+ICA, la prima rete europea di avvocati specializzati in materia, ha promosso la seconda edizione degli Stati Generali dell’International Trade Compliance, che si è tenuta a Milano il 29 e 30 settembre 2025 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo.
L’evento, intitolato “Le imprese nel mondo dei nuovi (dis)equilibri”, è stato un forum di eccellenza che ha favorito il confronto tra istituzioni, imprese e mondo accademico, con l’obiettivo di approfondire i temi più rilevanti della trade compliance. In un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche, nuovi dazi e barriere commerciali, l’incontro si è proposto di riflettere sulle implicazioni di un quadro normativo sempre più complesso e di individuare strumenti concreti per sostenere la competitività delle aziende europee.
I temi centrali del dibattito hanno incluso: sanzioni economiche, sicurezza europea, controllo delle esportazioni e riarmo, sostenibilità e deforestazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale. È stata inoltre dedicata particolare attenzione alle dinamiche tra Cina, Stati Uniti e Unione Europea e alle loro conseguenze sulle catene di approvvigionamento globali.
L’evento ha previsto keynote speech, sessioni plenarie e workshop tematici, combinando il confronto strategico con lo sviluppo di competenze operative per le imprese.
SISTEMI DI ASSERVIMENTO
Una combinazione di funzionalità per un’efficienza garantita
Il sistema di automazione R-C2 di Schunk combina in un’unica soluzione la funzione di presa e di bloccaggio pezzo. Torneria Novoletto ha potuto verificare i vantaggi derivanti da questa soluzione
La Torneria Novoletto è una piccola realtà a conduzione familiare situata nei pressi di Milano, specializzata nella produzione di componenti complessi destinati ai settori chimico, farmaceutico e medicale. L’adozione del sistema di automazione R-C2 di Schunk – che integra in un unico dispositivo le funzioni di presa e bloccaggio del pezzo – ha consentito all’azienda di ottenere una maggiore flessibilità produttiva e una notevole efficienza nelle lavorazioni di asportazione. La configurazione e il riattrezzaggio delle macchine risultano infatti molto più rapidi, mentre la produttività cresce grazie alla possibilità di gestire cicli completamente automatizzati, anche senza presidio. Un ulteriore beneficio è la riduzione dell’impatto dovuto alla dif-
ficoltà nel reperire personale specializzato.
Fondata dal nonno nel 1984, la Torneria Novoletto è oggi gestita dai tre fratelli Novoletto, che ne sono anche i proprietari. Lo stabilimento di Lainate (MI) produce per conto terzi particolari in alluminio, acciaio, titanio e cobalto-cromo, componenti di piccole dimensioni e dal peso massimo di circa due chili. Dalle prime fresatrici manuali l’azienda è passata, nel 2003, al primo centro di lavoro CNC; oggi dispone di dieci macchine utensili.
“Per noi la sfida è sempre stata quella di lavorare pezzi particolari che richiedono altissima precisione e processi estremamente affidabili”, spiega Massimo Novoletto. “Spesso un singolo pezzo richiede due o tre ore di lavora-
zione, e con soli tre operatori non era possibile sfruttare le macchine a pieno regime”. I centri di lavoro, infatti, venivano impiegati al massimo dieci ore al giorno, restando inattivi di notte, con conseguente sottoutilizzo e perdita di produttività. A questo si aggiungeva la difficoltà nel reperire operatori esperti, problema comune a molte officine del settore.
L’automazione come chiave di svolta Già clienti di lunga data di Uemme di Coccaglio, fornitore di attrezzature Schunk come morse, portautensili e sistemi a punto zero, i fratelli Novoletto avevano già intrapreso un percorso di ottimizzazione dei tempi di attrezzaggio e della qualità dei pezzi. Tuttavia, come sottolinea Edoardo Novoletto, “non era sufficiente: serviva un salto
di qualità, ovvero l’automazione, per sfruttare le macchine a pieno e lavorare anche senza presidio, 24 ore su 24”. La collaborazione con Schunk ha portato all’adozione del sistema R-C2, una soluzione che unisce i vantaggi della pallettizzazione a quelli del carico diretto del pezzo. Grazie alla morsa autocentrante R-C2, che funge contemporaneamente da pinza e da dispositivo di serraggio, è possibile lavorare pezzi diversi senza modifiche manuali, riducendo drasticamente i tempi di set-up. In questo modo i contoterzisti possono gestire produzioni in serie di elevata complessità con precisione e rapidità. Un valore aggiunto è la stazione a 6 facce, che consente di trasferire automaticamente i pezzi tra le diverse fasi di lavorazione senza intervento umano, aumentando ulteriormente la pro-
Per sfruttare appieno le potenzialità dell’automazione, la Torneria Novoletto ha investito in un centro di lavoro a 5 assi QUASER UX500, fornito da Tecnor Macchine, integrandolo con il sistema R-C2. In questa configurazione, il robot preleva il pezzo grezzo dal magazzino tramite la morsa autocentrante, lo posiziona e lo blocca sulla macchina utensile, per poi riportarlo a fine lavorazione nello stoccaggio dei pezzi finiti.
R-C2 unisce i vantaggi della pallettizzazione con il carico diretto dei pezzi e consente l’implementazione di processi robotizzati non presidiati per lotti di produzione medio-piccoli. La modularità del sistema permette il posizionamento e il serraggio automatico dei pezzi; senza la necessità di dispositivi di serraggio differenti per la gestione delle diverse varianti di pezzo. Questo si traduce in un’elevata flessibilità operativa e in una significativa ottimizzazione dei costi. Utilizzato come end-effector robotico, la morsa autocentrate R-C2 afferra e blocca vari pezzi dal magazzino e li posiziona con precisione sulla tavola macchina. La morsa R-C2 con il pezzo bloccato viene quindi caricata in macchina come un pallet. A questo punto il pezzo viene lavorato. Al termine dell’asportazione, la morsa R-C2 con il pezzo finito bloccato viene rimossa dal robot ed il pezzo finito viene collocato nel magazzino. Grazie alla sua elevata flessibilità e al funzionamento completamente automatizzato non presidiato, si riducono i costi operativi e si aumentano i tempi di attività della macchina e quindi la produttività complessiva. Un ulteriore vantaggio è la facile integrazione del sistema R-C2 anche su centri di lavoro già esistenti.
L’implementazione è stata curata dal system integrator Labormak di Piacenza, che ha realizzato una cella robotizzata personalizzata, dotata di sistemi di sicurezza avanzati come il software Fanuc DCS e scanner laser a pavimento. Questi dispositivi permettono di lavorare senza barriere fisiche, garantendo al tempo stesso la protezione degli operatori.
Secondo Alessandro Novoletto, il vero punto di forza è la versatilità: “Con R-C2 possiamo gestire geometrie diverse semplicemente cambiando le ganasce della morsa. Passare da un pezzo circolare a uno prismatico è questione di minuti, e l’ampia corsa delle ganasce ci offre un livello di flessibilità altissimo”.
Produzione continua, anche senza presidio
L’automazione consente ora alla Torneria Novoletto di mantenere le macchine operative anche di notte e nei weekend, garantendo una produzione continua 24/7. Come osserva Massimo Novoletto: “Oggi possiamo coniugare efficienza e continuità, sfruttando al massimo il potenziale dei nostri impianti”. Oltre alla produttività, un ulteriore vantaggio è la semplicità di utilizzo: il sistema è intuitivo e permette anche a operatori meno esperti di gestire facilmente le operazioni. Dall’idea iniziale all’installazione sono trascorsi circa otto mesi, un tempo breve per un progetto di automazione di questo livello.
La scelta di SCHUNK come partner tecnologico si è rivelata vincente. Conclude Edoardo Novoletto: “Con R-C2 siamo riusciti ad aumentare la produttività e a mantenere la competitività. Oggi ci sentiamo davvero pronti per affrontare le sfide future”.
L’automazione delle macchine utensili del futuro
Una cella robotizzata completa e sicura
Morsa autocentrante R-C2 con il pezzo bloccato viene caricata come un pallet nel modulo a punto zero sulla tavola macchina.
Con il sistema R-C2, SCHUNK è riuscita a combinare i vantaggi del carico diretto dei pezzi e della pallettizzazione, garantendo al contempo la massima flessibilità ed efficienza nella lavorazione dei componenti.
Gli utenti soddisfatti del sistema R-C2 dichiarano: “Il supporto di SCHUNK nella scelta del tipo di automazione più adatto alle nostre esigenze è stato fondamentale”. Alessandro, Edoardo e Massimo Novoletto.
INTERVISTA A RICCARDO TRIONFERA, TORK
Meno sprechi, più valore
Negli ultimi anni il settore manifatturiero ha dovuto affrontare sfide decisive: ridurre l’impatto ambientale, aumentare la produttività e migliorare le condizioni di lavoro. In questo scenario, Tork – marchio di Essity – ha assunto un ruolo di riferimento, grazie a soluzioni che uniscono innovazione, cultura aziendale e attenzione alle certificazioni. Ne abbiamo parlato con Riccardo Trionfera, Direttore commerciale Professional Hygiene di Essity Italia
di Fabio Chiavieri
La sostenibilità come impegno quotidiano «Per noi la sostenibilità è un obiettivo concreto, non uno slogan» afferma Riccardo Trionfera. «Lavoriamo sia sugli stabilimenti produttivi sia sui prodotti. Nei nostri impianti utilizziamo fonti di energia rinnovabile, dal biogas ai pannelli solari, e abbiamo sistemi avanzati di recupero e riciclo dell’acqua. L’obiettivo di Essity è chiaro: azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050».
Sul fronte dei prodotti, l’impegno è altrettanto forte. «Abbiamo sviluppato e certificato una gamma di panni Biobased, con fibre fino al 100% di origine vegetale, certificati TÜV Austria. I nostri imballaggi contengono già oltre il 30% di plastica riciclata, e stiamo lavorando per aumentarne progressivamente la quota».
Un aspetto poco considerato, ma cruciale, riguarda il peso dei prodotti: «I nostri panni sono più leggeri rispetto agli stracci tradizionali. Questo significa ridurre non solo il rifiuto generato, ma anche i costi di smaltimento».
Produttività e riduzione degli sprechi La produttività, nelle officine meccaniche come in altri settori industriali, dipende spesso da dettagli apparentemente minori. «Uno dei problemi principali – spiega Trionfera – è che gli operatori sono costretti a interrompere il lavoro per reperire prodotti per la pulizia. Secondo le nostre ricerche, il 44% degli operatori si ferma oltre 20 volte per turno per procurarsi o smaltire panni, e il 74% prende più prodotti del necessario se non li ha a portata di mano. Questo è puro spreco di tempo e risorse».
Le soluzioni Tork affrontano direttamente questo problema: «I nostri
dispenser consentono di collocare i prodotti vicino ai punti di utilizzo e di erogare un panno alla volta. In questo modo si riducono gli sprechi, si mantengono i panni puliti e si migliora la produttività complessiva». I benefici sono concreti: test indipendenti hanno dimostrato che i panni exelCLEAN® riducono i tempi di lavoro fino al 35%, la fatica fino al 30% e l’uso di solventi fino al 40%.
Cultura d’impresa e formazione Per Trionfera, la vera sfida non è solo tecnologica, ma culturale. «Nell’industria meccanica è ancora diffuso l’uso di stracci o pezzame di recupero. È un retaggio difficile da scardinare: si pensa di risparmiare, ma in realtà si aumentano costi e inefficienze. Il nostro compito è creare una cultura del miglioramento continuo». La formazione è quindi parte integrante della strategia: «Investiamo molto sia sulla formazione interna – i nostri collaboratori devono saper parlare lo stesso linguaggio dei clienti – sia su quella esterna. Quando entriamo in un’azienda non portiamo subito un catalogo, ma osserviamo i processi, discutiamo con i responsabili della qualità o della manutenzione, proponiamo soluzioni personalizzate e spesso attiviamo test pilota».
Certificazioni e settori più attenti Oltre alla sostenibilità ambientale, le certificazioni sono un elemento distintivo dell’offerta Tork. «Abbiamo una gamma di prodotti certificata per il settore aerospaziale, con requisiti antistatici e di sicurezza molto rigorosi. Offriamo inoltre certificazioni specifiche per il food contact (HACCP), oltre alla certificazione Biobased TÜV e a quella sulle fibre». I settori più sensibili a questi aspetti sono il farmaceutico, il chimico e l’elettronico. «L’industria meccanica è generalmente più lenta nell’adozione
di soluzioni avanzate, ma proprio per questo rappresenta una grande opportunità».
Opportunità future e digitalizzazione
Parlando di futuro, Trionfera osserva come le officine stiano diventando ambienti più puliti e digitalizzati. «Anche con macchine sempre più automatizzate, le operazioni di manutenzione e pulizia rimangono indispensabili. Non credo che cambieranno radicalmente, ma saranno sempre più al centro dell’attenzione. Per aziende come la nostra è un’opportunità: fornire prodotti mirati, ergonomici, sostenibili e ben custoditi all’interno dei dispenser».
Sul tema della digitalizzazione, Tork
ha già sviluppato una gamma completa di soluzioni connesse per l’area bagno (dispenser intelligenti che comunicano dati in tempo reale), applicabile in tutti i settori. Non sono al momento previste soluzioni digitalizzate per i prodotti destinati alle operazioni di pulizia dei macchinari industriali.
Conclusioni
Produttività, sostenibilità, cultura aziendale e certificazioni sono i quattro pilastri della strategia Tork. «La vera sostenibilità – conclude Trionfera – è anche economica e culturale: ridurre sprechi, creare partnership solide con i clienti e generare valore condiviso. Solo così possiamo parlare di competitività duratura».
Riccardo Trionfera, Direttore commerciale Professional Hygiene di Essity Italia
La produttività, nelle officine meccaniche, come in altri settori industriali, dipende spesso da dettagli apparentemente minori
La scelta premium per le morse destinate alle macchine a 5 assi.
Morsa Autocentrante
La morsa V5 si aggiunge alla gamma IMG con un ottimo rapporto qualità prezzo ideale per sistemi di automazione integrati multi-morsa.
The ssential choice for -axis machining
La morsa E5, solo autocentrante e dal design essenziale, rappresenta la scelta efficace e competitiva all’interno della gamma OML.
Plus 5 rappresenta la nostra soluzione innovativa per sistemi zero point meccanici.
ANNIVERSARIO BALANCE SYSTEMS
Una lunga storia di equilibratura
Balance Systems ha festeggiato i 50 anni di attività con un evento a cui hanno partecipato tanti amici per rendere il giusto merito a una realtà imprenditoriale che ha saputo crescere innovando, mantenendo solide radici e costruendo relazioni durature
di Fabio Chiavieri
Con un grande evento a cui hanno partecipato clienti, collaboratori, distributori, fornitori ma, soprattutto, amici, Balance Systems, nota azienda produttrice di macchine equilibratrici per la produzione di parti rotanti e sistemi di controllo di processo per macchine utensili, ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività. La bellissima location della Cantina Bottenago, situata sulle dolci e verdeggianti colline di Polpenazze del Garda, ha reso l’evento ancora più suggestivo unendo la passione per le tradizioni di un territorio unico alla passione che Gianni Trionfetti, presidente di Balance Systems, e i suoi collaboratori hanno profuso nel proprio lavoro fino a permettere all’azienda di raggiungere un traguardo davvero significativo.
“Celebrare questo evento mi riempie di orgoglio e felicità – ha dichiarato Trionfetti. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito con la mia stessa passione alla crescita di Balance Systems e che sono certo andrà avanti ancora per molto tempo. Oggi il nostro gruppo comprende 8 aziende che si occupano, ciascuna per le proprie competenze, di settori ad alta tecnologia, per un totale di circa 250 dipendenti. Aver raggiunto
i 50 anni di attività, frutto di tanto impegno, serietà e affidabilità che il mercato ci ha sempre riconosciuto, è motivo di grande soddisfazione ma, soprattutto, di grande stimolo per proseguire su questa strada anche per il futuro, nonostante stiamo attraversando un momento storico paragonabile a un freddo inverno. Ma come sempre, ai rigidi inverni segue sempre una calda primavera che ci troverà pronti come sempre.”
Gianni Trionfetti, presidente e fondatore di Balance Systems, al taglio della torta
The passion-driven Museum
Lungo il percorso di visita organizzato per l’occasione, gli ospiti hanno potuto ammirare le opere del progetto personale di Giovanni Montanarella, il “The passion-driven Museum”: una collezione di modellini funzionanti frutto della sua passione, cui ha dedicato ogni momento libero. Non si tratta di un’esposizione di prodotti storici aziendali, ma di un’iniziativa privata che il management ha voluto valorizzare perché in sintonia con i valori di curiosità tecnica, artigianalità e cultura meccanica diffusi in azienda.
Ottimizzare la propria rettificatrice ora è più facile
Balance Systems ha presentato alla recente EMO di Hannover la nuova gamma di prodotto GT-S, un nuovo concetto di modularità cost-effective, garantendo un’ampia scalabilità di configurazioni in grado di soddisfare semplici e complesse applicazioni con qualità e prestazioni sempre di eccellenza, a un costo adeguato. GT-S si presenta come un sistema modulare che mette a disposizione, in varie configurazioni e opzioni, tre funzioni:
• equilibratura automatica e manuale dei mandrini di lavorazione;
• controllo di contatto utensile-pezzo e utensile-profilatore;
• misura pre, in e post processo del pezzo in lavorazione.
I moduli funzione sono progettati e ingegnerizzati per l’installazione in armadio elettrico su guida DIN standard. L’assemblaggio in armadio è semplicissimo ed è possibile inserire e disinserire ciascun modulo, per esempio per operazioni di manutenzione, senza alterare la funzionalità del sistema. La funzione primaria del modulo GT-S 100 BA è l’equilibratura automatica su un piano di correzione basata su “machine learning” e algoritmi adattativi ottimizzati per i diversi regimi di rotazione. Le funzioni disponibili sono il ciclo di masse neutre, la movimentazione manuale dell’equilibratore, sintonia automatica e manuale del filtro di squilibrio oltre al monitoraggio di rotazione del mandrino.
La funzione primaria del modulo GT-S 300 TD si basa sul controllo contatto molapezzo e mola-diamante attraverso monitoraggio di sensore di emissione acustica (AE) e/o potenza assorbita dal mandrino. Le funzioni disponibili sono l’auto-taratura di frequenze, ¬ltri e guadagno del canale AE per ciascun part program. Le funzioni primarie del modulo GT-S 400 GA sono:
• Misura comparativa Pre-In-Post process di diametri esterni, interni, spessori, altezze, coni; • Posizionamento attivo e passivo con trasmis-
sione della quota;
• Riconoscimento automatico testine di misura, correzione istantanea offset, azzeramento elettrico automatico, azzeramento meccanico controllato, sincronizzazione avanzata per misura su superfici continue e/o interrotte.
La funzione primaria del modulo GT-S 200 PB si basa sull’equilibratura manuale su 1 piano di correzione, con procedura guidata, basata su diversi algoritmi a scelta dell’operatore. Le funzioni disponibili sono la sintonia automatica e manuale del filtro di squilibrio, il monitoraggio rotazione mandrino.
GESTIONE SCORTE
Una combinazione di funzionalità per un’efficienza garantita
Operare senza interruzioni, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, garantendo risparmio sui costi, approvvigionamento puntuale di materiali di consumo e DPI, ma anche molto altro. Sono queste le potenzialità dei distributori automatici firmati Hoffmann Group, che trasformano la gestione delle scorte in un processo di “inventory management” ottimizzato
di Mattia Barattolo
Un distributore automatico, da solo, non basta a risolvere le complessità legate al magazzino. Le macchine rappresentano un mezzo: ciò che fa la differenza sono i servizi che le trasformano in strumenti intelligenti. È questo l’approccio di Hoffmann Group. In un settore produttivo che richiede sempre maggiore efficienza e riduzione degli sprechi, gestire le scorte in modo strutturato è diventato un vantaggio competitivo cruciale. Utensili non reperibili, ordini doppi, materiali dimenticati o smarriti: non semplici imprevisti, ma segnali di un sistema inefficiente che genera fermi macchina, spese aggiuntive e calo della produttività. Hoffmann Group risponde con un modello che va oltre la mera distribuzione automatica, offrendo un sistema completo di **gestione intelligente delle scorte**.
Vending machine e inventory management
L’innovazione introdotta con le soluzioni Garant Tool24 non riguarda solo l’erogazione automatica dei materiali: si tratta di creare un vero e proprio sistema strategico di inventory management. Ogni prelievo è registrato, ogni accesso è controllato e i riordini si basano su dati concreti. In questo modo si evitano giacenze superflue, si riduce il capitale immobilizzato e si migliora la produttività: ciò che serve è sempre disponibile, nel momento e nel luogo giusto. A ciò si aggiunge una consulenza mirata, che consente alle aziende di passare a una gestione predittiva delle risorse. Si ottiene così una sorta di “magazzino invisibile” che funziona in autonomia, liberando operatori e buyer da attività ripetitive a basso valore aggiunto.
Un sistema evoluto
Adottare Garant Tool24 significa introdurre vantaggi tangibili. In primo luogo, si riducono i costi legati alle scorte: meno immobilizzazione di capitale e acquisti più selettivi. Al contempo si eliminano sprechi, evitando duplicazioni o materiali dimenticati, con effetti positivi anche in chiave ESG e di sostenibilità. La tracciabilità completa è un altro punto di forza: ogni operazione è associata a un utente specifico, offrendo così trasparenza e un controllo preciso dei consumi. Questo permette di avere utensili e materiali sempre disponibili e di aumentare la produttività degli operatori, che non perdono più tempo in ricerche o segnalazioni. Il sistema centralizzato, inoltre, fornisce dati analitici e una gestione più snella degli approvvigionamenti. Garant Tool24 è anche una soluzione flessibile: modulare e scalabile, include distributori a cella singola, cassettiere, armadi verticali e locker, in versioni standard o personalizzate. Grazie al servizio di refill, la ricarica delle macchine può essere esternalizzata,
consentendo al personale interno di concentrarsi su compiti di maggiore valore. In sintesi, l’approccio Hoffmann Group all’inventory management si configura come un acceleratore di produttività ed efficienza.
Una soluzione su misura Un ulteriore elemento distintivo di Hoffmann Group è la personalizzazione. Ogni progetto parte da un’analisi dettagliata delle necessità, dei flussi operativi e delle criticità logistiche del cliente. Solo così si costruisce un sistema realmente efficace: dalla scelta dei prodotti alla configurazione dei cassetti, fino all’integrazione con i software gestionali aziendali. Con Garant Tool24, non si parla semplicemente di distribuire utensili, DPI o attrezzature, ma di introdurre intelligenza nei processi, eliminando inefficienze e favorendo un contesto produttivo più fluido, sicuro e sotto controllo.
Da sinistra Lorenzo Manao, head of digital & business development; Jessica Novello, inventory management consultants; Alessandro Gentili, CEO Hoffmann Italia; Giuseppe di Lorenzo, inventory management consultants.
Con il nuovo catalogo, Hoffmann Group rafforza il proprio impegno nel fornire soluzioni complete per la produzione industriale, combinando un’ampia gamma di utensili di qualità con servizi e supporto specializzato. La nuova edizione include circa 120.000 articoli selezionati suddivisi in quattro volumi – asportazione truciolo e serraggio, strumenti di misura e utensili manuali, arredamento industriale e dispositivi di protezione individuale – pensati per garantire efficienza, affidabilità e sostenibilità in ogni fase del processo produttivo. Tutto l’assortimento è facilmente consultabile tramite catalogo sfogliabile online, attraverso App per smartphone e tablet e ora anche in una nuova App desktop per Windows, che consente la fruizione anche offline e offre un accesso diretto all’eShop. Il cuore della nuova edizione è rappresentato dalle oltre 4.400 novità di prodotto, sviluppate per rispondere alle crescenti esigenze del mercato in termini di prestazioni, affidabilità e innovazione. Tra queste, si distinguono nuovi utensili da taglio come il GARANT Vap Tap, particolarmente adatto alla filettatura profonda su un’ampia varietà di materiali, grazie alla sua superficie vaporizzata e alla geometria ottimizzata per una migliore evacuazione dei trucioli. Anche la serie GARANT HB70 ISO-P introduce significativi miglioramenti nella tornitura dell’acciaio, grazie a un avanzato rivestimento multistrato e a trattamenti che aumentano la resistenza alla rottura del tagliente. Un’altra novità rilevante è rappresentata dagli utensili antivibranti GARANT Master Mute, progettati per eliminare le vibrazioni nelle barenature profonde, senza compromettere i parametri di taglio. Questi utensili sono subito pronti all’uso, esenti da manutenzione e compatibili tramite interfacce con partner come Iscar o Swiss Tool Systems AG. A completare l’offerta nel campo della lavorazione meccanica ci sono anche le nuove punte GARANT Uni Hero, il nuovo sistema di fresatura Softcut 90°, i portautensili per torrette BMT e i nuovi dischi abrasivi e frese della linea Master Uni. L’innovazione prosegue anche nel settore degli strumenti di misura e controllo, con l’introduzione del calibro digitale GARANT HCT IP67, dotato di tra-
Group
smissione dati wireless, protezione da liquidi e polveri, e una struttura robusta per la misurazione di pezzi di grandi dimensioni. Sul fronte della gestione logistica e della distribuzione automatica, il nuovo sistema HOLEX 24seven LEVEL con celle di carico consente un controllo immediato e completamente automatizzato dei materiali.
Numerose le novità anche tra gli utensili manuali, come il set di giraviti GARANT con lame intercambiabili, i nuovi bit HOLEX, le pinze a pinza frontale, i cutter di sicurezza in plastica riciclata e le lampade LED ad alta luminosità. Non mancano soluzioni innovative per l’organizzazione e il trasporto, come lo scooter cargo GARANT per la logistica interna, dotato di pannello forato, cassetto integrato e superficie di carico in bambù. Particolare attenzione è stata posta alla sostenibilità, come dimo-
strano le nuove cuffie antirumore GARANT GreenPlus, realizzate con oltre il 60% di plastica riciclata ABS, progettate per garantire protezione, durata e igiene grazie a componenti facilmente sostituibili. Tra le soluzioni digitali più recenti si segnala anche il sistema GARANT easyFix Flex Power, che permette di trasformare le batterie da 18V in pratici power bank per alimentare dispositivi mobili o regolare l’altezza delle postazioni di lavoro, compatibile con il sistema CAS.
Con una disponibilità immediata del 99% e un processo logistico impeccabile gestito dal centro LogisticCity, Hoffmann Group assicura tempi di consegna rapidi e affidabili. LogisticCity, con una superficie di 100.000 m², ospita un magazzino completamente automatizzato, un centro di tecnologia e un centro servizi per la taratura, la riaffilatura e la personalizzazione dei prodotti.
Più informazioni
Oltre 4.400 novità di prodotto nel nuovo catalogo di Hoffmann
NORMATIVE
Come in Italia si regolamenta l’uso dell’AI
L’iter di Legge sulla normazione dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in Italia ha ottenuto, nel marzo scorso, il via libera dal Senato. Dopo l’approvazione anche da parte della Camera diventerà esecutiva. L’Italia si avvia così a recepire le indicazioni dell’AI ACT dell’Unione Europea. Vediamo i capisaldi della Strategia italiana in tema
di Luca Rossi
Il 20 marzo scorso il Senato della Repubblica ha approvato il Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale. È il primo tassello nel quadro di introduzione nel nostro Paese di una disposizione regolatoria sull’utilizzo dell’AI. Il provvedimento, collegato alla manovra, passa ora all’esame della Camera dei Deputati per la seconda e ultima tappa del processo di approvazione definitiva. Dopo l’intervento normativo a livello europeo, con l’introduzione dell’AI ACT, tocca infatti ai singoli Paesi recepire nei loro sistemi legislativi la disposizione comunitaria. E in questo percorso, l’Italia si propone di essere il primo Paese nell’UE a disciplinare l’implementazione di questa tecnologia.
Gli obiettivi del piano L’iter della normazione nazionale è partito il 23 aprile dello scorso anno, quando il Consiglio dei Ministri ha approvato un Disegno di Legge con il quale il Governo italiano si proponeva di armonizzare la legislazione nazionale in ottemperanza all’approvazione dell’AI ACT da parte della Commissione Europea. Il Disegno di Legge 1146 è composto da 26 articoli con l’obiettivo di promuovere il pieno sfruttamento delle potenzialità dell’AI mediante un utilizzo più responsabile, senza compromettere la sicurezza e i diritti individuali. Recependo le linee guide dell’AI ACT proposto dalla Commissione Europe, viene introdotto un approccio basato sul rischio, distinguendo i sistemi di Intelligenza Artificiale in quattro categorie: rischio inaccettabile (tecnologie vietate, come sistemi di sorveglianza massiva), alto rischio (AI utilizzata in settori critici come sanità, giustizia e
infrastrutture), rischio limitato (strumenti di AI che richiedono trasparenza, come chatbot) e rischio minimo (applicazioni a basso impatto, come i filtri di posta indesiderata). Diverse sono le sfide che il percorso di normazione dell’AI in Italia si pone: bilanciare innovazione e protezione dei diritti per evitare discriminazioni e garantire trasparenza, formare professionisti specializzati investendo in istruzione e ricerca per creare esperti in AI, sviluppare infrastrutture tecnologiche per migliorare le capacità di calcolo e la connessione digitale nel Paese.
Proprio in questo quadro sfidante, l’Italia sta muovendosi anche su altri binari con iniziative collaterali di investimenti, sia in formazione sia infrastrutturali, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr),
che dedica dei capitoli di spesa alla ricerca e sviluppo nell’AI, e il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale, che definisce le strategie nazionali.
Seppure nel nostro Paese la regolamentazione dell’utilizzo dell’AI sia ancora in fase di approvazione, esistono però già delle normative che disciplinano in parte il settore. Il Gdpr (regolamento generale sulla protezione dei dati) impone regole severe sull’uso dei dati personali nei sistemi di AI. Il codice dell’amministrazione digitale (CAD) promuove l’uso dell’AI nella pubblica amministrazione garantendo trasparenza e sicurezza. Il Decreto Legge sulla cybersicurezza stabilisce norme sulla protezione dei dati e sulla sicurezza informatica dei sistemi basati su AI.
Un miliardo di investimenti Il piano normativo che sta seguendo l’iter parlamentare si fonda su tre macro-obiettivi: investire nella ricerca scientifica sull’AI, promuovere la collaborazione tra diverse competenze e sostenere un piano per trattenere e attirare i talenti; valorizzare la ricerca applicata dell’AI, attraverso iniziative co-progettate da partenariati pubblico-privati; finanziare alcuni progetti pilota su scala nazionale. È prevista l’introduzione della ‘Strategia nazionale per l’Intelligenza Artificiale’, dettando disposizioni in materia, che deve essere aggiornata e approvata con cadenza almeno biennale dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale. La strategia nazionale deve mirare a favorire la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati relativamente allo sviluppo e all’adozione di sistemi di Intelligenza Artificiale, coordinare l’attività della pubblica amministrazione in materia, promuovere la ricerca e la diffusione della conoscenza in tema di AI, indirizzare le misure e gli incentivi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale e industriale della tecnologia. Sono, inoltre, introdotte le Autorità Nazionali per l’Intelligenza Artificiale, quali l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Queste assumeranno i un ruolo fondamentale nel garantire il rispetto delle normative e nell’istituire spazi di sperimentazione per promuovere l’innovazione.
Il Governo ha stanziato un miliardo di euro, attraverso Sgr CdP Venture Capital, nel capitale di rischio di imprese che operano in Italia per incentivare progetti in ambito di AI, cybersicurezza, tecnologie quantistiche e telecomunicazioni, oltre a prevedere agevolazioni fiscali per i ricercatori che scelgono di lavorare o tornare
in Italia in questo contesto. Sono previsti 600 milioni di euro per progetti rivolti ai servizi forniti dal ministero degli Affari Esteri a cittadini e imprese.
Il Disegno di Legge prevede anche lo sviluppo di tre ‘Large Multimodal Model’ italiani che si focalizzino su specifici domini applicativi in cui l’Italia detiene una forte riconoscibilità internazionale. Ma anche implementare progetti interdisciplinari dispiegando iniziative competitive ispirate ai synergy grants ERC, finanziare la ricerca fondazionale e blue-sky per l’AI di prossima generazione, potenziare le collaborazioni internazionali finanziando programmi di ricerca centrati sull’AI e pro-
mossi in partenariato con università e centri di ricerca internazionali.
Sostegno a formare i talenti
Sono previste anche misure a sostegno della formazione dei giovani, in particolare per l’acquisizione di nuove competenze in materia di utilizzo dell’AI. Viene richiamata l’attenzione sia su quella a livello universitario che su quella nelle scuole secondarie. Nel primo caso, per promuovere una formazione universitaria capillare sull’AI, consolidarne la formazione specialistica nei percorsi orientati verso profili tecnici e di ricercatori, quali il Dottorato Nazionale sull’Intelligenza Artificiale. Nel
secondo caso, di realizzare percorsi educativi sull’AI nelle scuole, sviluppare iniziative di divulgazione mirate a sensibilizzare e coinvolgere la società italiana nella rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale; finanziare e sostenere iniziative di reskilling e upskilling in tutti i contesti produttivi. Per rendere efficace l’attuazione della strategia di formazione, si propone la creazione di una Fondazione per l’AI, che avrà il compito di coordinare le diverse azioni, gestire i fondi dedicati e monitorare i progressi ottenuti.
La regolamentazione dell’AI in Cina è caratterizzata attualmente da un sistema normativo frammentato, basato su regolamenti settoriali piuttosto che su una legge unitaria, mirando a bilanciare lo sviluppo tecnologico con il controllo normativo e imponendo obblighi stringenti ai fornitori di servizi di AI. Anche se non esiste ancora una normativa equivalente all’Artificial Intelligence ACT europeo, però, nel Paese del Dragone è in fase di studio un regolamento generale sul tema. Il Ministero dell’Industria cinese ha emesso linee guida preliminari per standardizzare l’industria dell’Intelligenza Artificiale: la bozza propone di formare più di 50 standard nazionali e di settore entro il 2026, oltre a partecipare alla formazione di più di 20 standard internazionali entro quel periodo. Contemporaneamente, la Cass (Chinese Academy of Social Sciences), un’associazione di accademici indipendenti che ha un peso molto rilevante nell’attività legislativa in Cina, ha avanzato una proposta di legge in tema di AI cinese che si caratterizza, come l’AI ACT europeo, per la centralità di una lista di sistemi di AI ad alto rischio che dovrebbero essere approvati dalle autorità prima di poter essere immessi nel mercato. Nel 2023, intanto, in Cina è entrata in vigore una normativa riguardante l’Intelligenza Artificiale Generativa, sancita dalla Cyberspace Administration of China. Denominata ‘Measures for Generative Artificial Intelligence Services’, questa regolamentazione mira specificatamente all’AI Generativa, delineando un ambito di applicazione preciso e differenziato rispetto all’Intelligenza Artificiale in generale.
Italia, Francia e Germania Non solo l’Italia. A livello europeo, anche Francia e Germania stanno portando avanti strategie ambiziose per lo sviluppo dell’AI. In Germania, il Piano d’Azione del Bmbf (Bundesministerium für Bildung und Forschung –il Ministero Federale dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica) sull’Intelligenza Artificia-
le mira a dare un nuovo slancio all’ecosistema AI tedesco partendo dal presupposto che occorra caratterizzarlo con peculiarità Made in Germany. Dal 2018, la Germania ha ampliato significativamente gli investimenti in materia, con un budget annuale del Bmbf aumentato di oltre venti volte dal 2017. Il piano prevede almeno 20 nuove iniziative che si aggiungono alle 50 misure già in corso, con un forte focus sulla ricerca, lo sviluppo delle competenze, la costruzione di infrastrutture e il trasferimento tecnologico. La Francia, attraverso il rapporto ‘IA: notre ambition pour la France’, presentato il 15 marzo 2024, propone 25 raccomandazioni per cogliere le opportunità offerte dall’’Intelligenza Artificiale. Il piano d’azione francese si concentra su sei settori principali: formazione, salute, sicurezza, sviluppo economico, trasparenza ambientale e governance. Le raccomandazioni mirano a promuovere la ricerca e l’innovazione, migliorare l’adozione dell’IA nelle PMI, e garantire un utilizzo etico e trasparente delle tecnologie AI. Confrontando le strategie italiana, francese e tedesca emergono elementi comuni ma anche differenti peculiarità. Tutte e tre condividono l’obiettivo di posizionare i rispettivi Paesi come leader nell’innovazione AI, la formazione e il reskilling della forza lavoro sono elementi centrali in tutte, come pure il miglioramento dell’accesso a infrastrutture di calcolo avanzate e a facilitare la standardizzazione e l’accesso ai dati. Infine, la regolamentazione etica è una preoccupazione condivisa. Le principali differenze riguardano il contesto di riferimento e il focus tematico. La strategia italiana si sviluppa in un contesto normativo più influenzato dall’AI ACT dell’UE, quindi con un focus sull’armonizzazione delle normative. La strategia francese pone più l’accento sulla sovranità tecnologica e l’autonomia strategica. Il piano tedesco, invece, si indirizza più sul trasferimento tecnologico e l’integrazione nei processi produttivi industriali.
Come in Cina, e a differenza dell’UE, in questi anni gli Stati Uniti hanno adottato normative che si concentrano su specifici settori o utilizzi dell’AI piuttosto che su un’unica regolamentazione. Il 30 ottobre 2023 il presidente Joe Biden ha emanato l’Executive Order (EO) sul tema dello ‘Sviluppo e uso sicuro, protetto e affidabile dell’Intelligenza Artificiale’ (Safe, Secure, and Trustworthy Development and Use of Artificial Intelligence). L’obiettivo principale dell’EO era quello di stabilire un approccio coordinato a livello di Governo federale per lo sviluppo e l’implementazione di questa tecnologia, cercando di bilanciare la promozione dell’innovazione con la necessità di garantire la sicurezza, la protezione e la fiducia nelle applicazioni di Intelligenza Artificiale. L’EO si estende su vari ambiti: dalla sicurezza nazionale alla protezione dei diritti civili e dei lavoratori, dall’innovazione e competitività fino alla privacy degli americani. In sostanza, questo Executive Order segna un passo importante verso un approccio più strutturato e coordinato all’AI, riconoscendo sia le sue potenzialità sia i rischi associati. All’inizio del suo mandato, Donald Trump ha abrogato l’Executive Order, considerandolo troppo rigido e limitativo dello sviluppo di tecnologie innovative, in linea con la sua filosofia di deregolamentazione e di riduzione delle
La Cina investe sull’AI Generativa
interferenze governative nel settore privato.
Donald Trump punta sulla deregulation
ADDITIVE MANUFACTURING
Stampa 3D metallica per il biomedicale
L’azienda bresciana MDE (Medical Device Engineering) utilizza i sistemi One Click Metal, distribuiti da Synergon, per la produzione additiva in metallo nel comparto biomedicale. Il sistema produttivo integra, in un’unica piattaforma, una stampante e un modulo per la gestione automatica della polvere
MDE (Medical Device Engineering) è un’azienda bresciana specializzata nella progettazione, prototipazione e produzione in piccoli lotti di soluzioni per la realizzazione di dispositivi medici, componenti di dispositivi e prototipi. L’azienda unisce competenze progettuali all’avanguardia a un parco macchine di ultima generazione. Tra queste, due nuovi sistemi per Additive Manufacturing metallico di One Click Metal, implementati grazie alla collaborazione con Synergon, distributore esclusivo per l’Italia.
Il vantaggio della rapidità MDE ha compreso che la tecnologia Additive Manufacturing metallica è una leva strategica per incrementare l’efficienza e l’autonomia dei processi, oltre alla qualità delle produzioni. Analizzando l’offerta del mercato, hanno esaminato le soluzioni One Click Metal, dalle dimensioni interessanti e con un costo ragionevole. MDE ha quindi contattato Synergon, distributore esclusivo per l’Italia di One Click Metal. Presso lo showroom di Synergon, MDE ha potuto toccare con mano le potenzialità di queste soluzioni: la facilità d’uso dei macchinari One Click Metal e la competenza dei tecnici Synergon nell’illustrarne le potenzialità ha portato in tempi rapidi alla decisione d’acquisto. One Click Metal si propone di rendere la stampa 3D metallica accessibile alle PMI con soluzioni che si distinguono per il design compatto, il prezzo competitivo e la semplicità d’uso. Il sistema modulare delle soluzioni One Click Metal integra in un’unica piattaforma una stampante con un volume di costruzione di 150 x 150 x 150 mm e un modulo per la gestione automatica della polvere.
Grazie a cartucce sigillate e intercambiabili, la manipolazione delle polveri avviene in maggiore sicurezza, riducendo al minimo il contatto diretto, rendendo l’intero processo più pulito e tracciabile. Il software utilizzato da questo produttore consente inoltre la gestione centralizzata e il monitoraggio remoto delle stampanti. Le soluzioni One Click Metal sono quindi ideali per la prototipazione rapida e la produzione in piccoli lotti. Il primo impianto One Click Metal acquistato da MDE, dedicato all’acciaio e già operativo da oltre un anno, viene utilizzato per la realizzazione di maschi filiere per estrusione, calibri, boccole e componenti custom, molti dei quali altrimenti difficilmente producibili con tecnologie tradizionali, a causa della complessità geometrica. “La stampa 3D ci consente di ottenere pezzi finiti in tempi rapidissimi, con un controllo preciso sulle geometrie e solo minime operazioni di finitura; in particolare le superfici di contatto fra il pezzo e il supporto possono richiedere lucidatura, ma si tratta di un’operazione facile e veloce - spiega Carolina Curti, project leader e R&D engineer presso MDE -. Possiamo ottenere un prototipo in giornata e se non soddisfa perfetta-
mente le nostre esigenze, ripetere la prototipazione e ottenere un esemplare più adatto già nella giornata successiva; una volta consolidato il progetto possiamo produrre pezzi singoli o piccoli lotti in tempi molto rapidi. Rispetto ai fornitori esterni, è un cambiamento significativo sia sul piano dei costi che dei tempi di consegna”.
Versatilità e precisione Il segmento in cui opera MDE costituisce un’area di applicazione ideale per l’AM: i componenti richiedono una precisione e una ripetibilità difficili da ottenere con altre tecnologie. Maschi e filiere, realizzati grazie alla stampa 3D metallica, sono coperti da brevetto, che ne protegge l’innovazione tecnologica, sia nelle specifiche progettuali che nei metodi esclusivi di produzione sviluppati da MDE. L’abilità dei progettisti MDE e le tipologie di soluzioni offerte costituiscono una combinazione ottimale
per sfruttare appieno le potenzialità dei macchinari One Click Metal. La modularità della camera di stampa permette di passare da un metallo all’altro senza complicate operazioni di riarmo. MDE utilizza vari tipi di acciaio come l’AISI316, prossimamente anche la lega K100, per componenti soggetti ad usura, ma anche leghe di alluminio, per applicazioni che richiedono leggerezza e precisione. “I calibri per estrusione in alluminio stampati in AM offrono una ripetibilità superiore rispetto a quelli in ottone prodotti al tornio. Inoltre, realizziamo boccole per pistole ad aria calda con design ottimizzati grazie alla libertà progettuale offerta dall’Additive”, prosegue Curti. MDE ha affiancato al primo impianto una seconda macchina One Click Metal, dedicata alla stampa in titanio: un materiale sempre più richiesto nel settore biomedicale per le sue proprietà meccaniche, la biocompatibilità e la resistenza alla
corrosione. La collaborazione con Synergon ha permesso a MDE di mantenere alta l’operatività anche nelle fasi iniziali di avviamento. “La semplicità d’uso delle macchine One Click Metal e la competenza del team Synergon hanno reso l’integrazione di queste tecnologie un processo naturale”, sottolinea Curti. Erik Lapegna, product manager Synergon per l’Additive Manufacturing, aggiunge: “La preparazione dei tecnici MDE è elevata: in poco tempo sono diventati indipendenti nell’utilizzo delle macchine One Click Metal, sfruttandone appieno le potenzialità. Un’esperienza rilevante nell’AM e nella progettazione in 3D non è peraltro indispensabile per l’introduzione di una soluzione One Click Metal nel parco macchine: il nostro servizio di assistenza permette anche ad aziende con background diversi di acquisire rapidamente autonomia nell’uso di questi macchinari”.
di Franco Astore
Alcuni prodotti per il medicale realizzati con il sistema One Click Metal.
Open House Tornos Technologies Italia: tre giorni di tecnologia e precisione Swiss Made
Dal 9 all’11 ottobre 2025
il Customer Center Tornos di Rho (MI) accoglierà visitatori da tutta Italia per un evento speciale: tre giornate di Open House che porteranno sotto i riflettori la tradizione svizzera Tornos e le più recenti soluzioni per la produzione ad alta precisione.
Un laboratorio vivo e interattivo
Lo spazio espositivo dello showroom di Tornos Technologies Italia si trasformerà in un ambiente dinamico, concepito per mostrare come tecnologia e competenza possano intrecciarsi.
Le macchine in esposizione lavoreranno in tempo reale, in demo dedicate, permettendo ai partecipanti di toccare con mano la qualità e l’affidabilità della gamma Tornos.
Sette modelli, un’unica visione In azione ci saranno sette soluzioni particolarmente rappresentative della tecnologia Tornos: Swiss DT 10/6, DT 13, DT 26B, Swiss GT 32, Swiss XT 32/9, EvoDeco 16 e MultiSwiss 8x26. Dalle lavorazioni micromeccaniche fino alle esigenze dell’Automotive, passando per l’elettronica, la pneumatica e il settore Medtech, l’obiettivo sarà mo-
in
strare come la precisione Swiss Made riesca ad adattarsi a contesti produttivi differenti, sempre con la stessa efficacia.
Confronto e ispirazione
Oltre alle demo, i visitatori potranno assistere ai Tech Speech organizzati con i partner tecnologici: momenti di dialogo e approfondimento che offri-
ranno idee, esperienze e nuovi punti di vista sulle tendenze emergenti della manifattura.
Un invito aperto a chi guarda avanti L’Open House Tornos non si limiterà a presentare macchinari e soluzioni, ma offrirà un’occasione di confronto diretto con esperti del settore e un momento di crescita per tutte le aziende che vogliono spingersi oltre le sfide quotidiane.
Open House Tornos Italia – Via Achille Grandi 15/1, Rho (MI), 9 – 11 ottobre 2025:
• Giovedì 9 ottobre: 14:00 – 18:00
• Venerdì 10 ottobre: 09:00 – 18:00
• Sabato 11 ottobre: 09:00 – 12:30
Mitsubishi Electric dà il via al Roadshow 2025
Ha preso il via il 24 settembre il Roadshow 2025 – The Next Generation in Automation – di Mitsubishi Electric, un percorso itinerante in Italia e all’estero per presentare la nuova generazione di soluzioni per l’automazione industriale e di processo.
Il roadshow sarà un viaggio dedicato all’innovazione, durante il quale Mitsubishi Electric presenterà la sua nuova generazione di soluzioni hardware e software attraverso momenti di confronto e aggiornamento tecnologico. Il Roadshow 2025 è partito il 24 settembre da Padova e terminerà a dicembre,
con undici tappe in tutta Italia e altre cinque all’estero nell’area South EMEA: un’occasione di incontro con le aziende per esplorare insieme il futuro dell’automazione.
“Lo scopo di questo viaggio itinerante è quello di promuovere sul territorio le soluzioni hardware e software di nuova generazione che abbiamo annunciato lo scorso giugno: con una dimostrazione tecnica live presente in tutte le tappe del roadshow offriamo ai clienti la possibilità di toccare con mano le funzionalità e le potenzialità dei nuovi prodotti”, spiega Marco Filippis, Marketing Mana-
ger Factory Automation & Mechatronics CNC di Mitsubishi Electric.
In Italia, le prossime tappe di ottobre sono:
• 14 ottobre – Bari;
• 16 ottobre – Pescara.
Seguiranno quattro tappe a novembre ad Alba, Alessandria, Firenze, Modena e un’ultima tappa a dicembre a Vimercate nella sede della Filiale Italiana di Mitsubishi Electric.
Il roadshow include anche cinque tappe all’estero per offrire una panoramica
delle nuove generazioni di soluzioni sul mercato internazionale.
Il tour all’estero partirà con una doppia tappa il 16 ottobre: ad Atene, in collaborazione con il partner locale UTECO, e a Casablanca, in Marocco, dove, insieme a Iconics Maroc, si terrà un evento focalizzato sui nuovi prodotti di Mitsubishi Electric e sulle soluzioni digitali Iconics.
A novembre si proseguirà in Sudafrica con tre appuntamenti: a Johannesburg, a Città del Capo e a Port Elizabeth, organizzati insieme ai distributori locali Megadrive e Adroit Technologies.
ABB e LandingAI annunciano una partnership per l’IA
ABB Robotics ha investito nella californiana LandingAI per accelerare la trasformazione della visione AI, rendendola più rapida, intuitiva e accessibile a una platea più ampia di utenti. Questa collaborazione pionieristica integrerà le capacità di visione AI di LandingAI, come LandingLens™, nella suite software di ABB Robotics, segnando una nuova tappa nel percorso di ABB verso robot veramente autonomi e versatili. “Questo annuncio è l’ultimo del nostro viaggio decennale verso l’innovazione e la diffusione dell’intelligenza artificiale, a vantaggio dei nostri clienti, che migliorano la versatilità e l’autonomia dei robot per estenderne l’uso al di là della produzione tradizionale”, ha dichiarato Sami Atiya, Presidente di ABB Robotics & Discrete Automation. “La domanda di intelligenza artificiale nella robotica è determinata dalla necessità di una maggiore flessibilità, da cicli di messa in servizio più rapidi e dalla carenza di competenze specialistiche necessarie per programmare e utilizzare i robot. La nostra collaborazione con LandingAI significherà che l’installazione e il tempo di implementazione avverranno in poche ore anziché in settimane, consentendo a un maggior numero di aziende di automatizzare in modo più intelligente, rapido ed efficiente.”
Nell’ambito della collaborazione
effettuato un investimento attraverso ABB Robotics Ventures, l’unità strategica di venture capital di ABB Robotics, che promuove la collaborazione e gli investimenti in aziende innovative in fase iniziale che stanno plasmando il futuro della robotica e dell’automazione. I dettagli finanziari dell’investimento non sono stati resi noti.
LandingLens di LandingAI è una piattaforma di AI per la visione che consente di addestrare rapidamente sistemi di AI per la visione in grado di riconoscere e rispondere a oggetti, schemi o difetti senza richiedere una programmazione complessa o competenze di AI.
Grazie a questa collaborazione, ABB Robotics ridurrà i tempi di addestramento e di implementazione dell’intelligenza artificiale dei robot fino all’80%. Una volta installata, gli integratori di sistema e gli utenti finali possono riqualificare l’intelligenza artificiale per nuovi scenari, sbloccando un nuovo livello di versatilità. Si tratta di un passo fondamentale per scalare l’adozione dei robot in ambienti dinamici, al di là della produzione tradizionale, soprattutto in settori in rapida evoluzione come la logistica, la sanità e il settore food&beverage. ABB sta già sperimentando la tecnologia di LandingAI e sta lavorando attivamente per integrarla nelle applicazioni AI di visione esistenti, tra cui
la raccolta di articoli, lo smistamento, la depallettizzazione e l’ispezione della qualità.
“L’AI sta avanzando rapidamente, creando molte opportunità, ma anche richiedendo di continuare a imparare e adattare nuove competenze”, ha dichiarato Dan Maloney, Chief Executive Officer di LandingAI. “Combinando le capacità di vision AI di LandingAI con i robot e il software di ABB, possiamo rendere l’automazione più accessibile.
Questo rende più facile per le aziende implementare e scalare sistemi robotici intelligenti che siano pratici e utili. ABB Robotics è l’unica azienda di robotica che offre uno strumento di formazione AI completamente integrato nella sua suite di software. Sarà disponibile insieme al potente strumento di simulazione e programmazione RobotStudio® di ABB, che dispone di funzionalità di gemellaggio digitale per semplificare ulteriormente la messa in servizio.
Vista area della sede di Rho di Tornos Technologies Italia
Durante l’open house Tornos, le macchine in esposizione lavoreranno
tempo reale, in demo dedicate
Sistema robotizzato RS 2 di seconda generazione
Con il sistema robotizzato RS 2 in versione GEN2, Hermle AG porta l’automazione a un nuovo livello. Il precedente sistema RS 2 è stato ottimizzato sotto diversi aspetti e adattato per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti.
Basato su un’unica piattaforma modulare, il sistema è altamente flessibile e si adatta a diverse configurazioni. È possibile collegare uno, due o perfino tre centri di lavorazione Hermle, identici o di modelli differenti. L’involucro
protettivo, quasi completamente vetrato, garantisce una perfetta visibilità dell’interno e, con fino a tre porte a doppio accesso, offre un’elevata sicurezza per l’operatore, specialmente durante gli interventi manuali sulla macchina. Le diverse varianti del posto di attrezzaggio rendono l’introduzione dei pezzi semplice e pratica. Sei moduli scaffale offrono un sistema di stoccaggio dei pezzi pratico e ad alta capacità. Progettati per lo stoccaggio di pallet, portapezzi o matrici, possono ospitare
Automazione e motion control dei robot cartesiani
KEB Automation e Italrobot BWA, entrambe attive da 50 anni nella produzione di soluzioni innovative nell’ambito dell’automazione industriale, hanno collaborato per implementare l’architettura di KEB sui Robot cartesiani di Italrobot al fine di garantire prestazioni ottimali del sistema ed efficienza energetica. La fornitura completa di una soluzione in ambito power transmission che comprende COMBIVERT S6 e motore TA, garantisce le massime performance in termini di motion control e il raggiungimento delle specifiche dell’applicazione. La sinergia tra componenti e servizi non solo ha massimizzato l’efficienza energetica, ma anche la durata e la risposta dinamica del sistema.
Gian Battista Dal maschio, general manager di Italrobot BWA, ha aggiunto: “Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto con KEB. Oltre
alle componenti hardware, anche il servizio ha fatto la differenza perché, in tempi molto brevi, ci hanno offerto la loro consulenza affiancandoci in tutte le fasi del progetto.”
Walter Naddeo, responsabile sales & marketing di KEB Automation Italia ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di questa collaborazione dove il nostro team applicativo ha fornito un supporto in tutte le fasi del progetto, dalla prevendita alle fasi di start up, mettendo in campo tutte le nostre competenze e esperienze fatte nel corso degli anni”.
KEB Automation, partendo dalla sua riconosciuta competenza negli azionamenti, ha esteso il suo portafoglio a tutta l’architettura d’automazione: dall’attuazione meccanica, alla connettività di macchina fino al supporto della trasformazione digitale dei processi industriali.
anche i più svariati tipi di pinze. Il robot a 6 assi al centro del sistema è concepito per poter alimentare perfettamente tutte le zone di lavoro delle macchine, con un peso massimo di trasporto di 210 kg. Come tutte le macchine HERMLE, anche questo sistema viene trasportato in un unico blocco, senza necessità di smontaggio, garantendo così un’installazione e una messa in servizio rapide e senza intoppi. Il sistema robotizzato prevede i seguenti componenti principali:
- piattaforma base disponibile in quattro livelli di configurazione con involucro protettivo completamente vetrato;
- robot a 6 assi con portata di 210 kg;
- due sistemi di attrezzaggio con misurazione dell’altezza dei pezzi e controllo della larghezza;
- sei moduli scaffale personalizzabili con strategia di deposito intelligente
- fino a tre stazioni di trasferimento per l’handling dei pezzi;
- ampia varietà di sistemi per pinze, dispositivi di serraggio, pallet e matrici;
- software di comando per un utilizzo ottimale del sistema e una strategia di lavorazione perfetta.
La piattaforma base ha un ingombro di appena 13 m2 e dimensioni principali di 4,25 x 3,00 x 3,25 m (lung. x larg. x alt.). Il livello di configurazione 1 ha un ingombro di appena 16 m2 e dimensioni principali di 5,50 x 3,00 x 3,25 m (lung. x larg. x alt.). È realizzato sotto forma di struttura saldata prodotta internamente nel reparto di produzione lamiere e ospita il robot a 6 assi, i sistemi a scaffali e l’involucro protettivo. Quest’ultimo è quasi completamente vetrato, per offrire all’operatore un’ottima visibilità dell’interno del sistema.
Il robot a 6 assi è posizionato al centro del sistema ed è fissato saldamente alla piattaforma. Grazie alla disposizione ottimizzata, il robot raggiunge fino a tre zone di lavoro, sei moduli scaffale, il posto di attrezzaggio e le due postazioni di deposito, il tutto con un peso di trasporto massimo di 210 kg.
Murrelektronik ha partecipato all’IO-Link Day il 1° ottobre presso l’Hotel Crowne Plaza di Padova. Si è trattato della terza edizione della mostra-convegno dedicata al protocollo di comunicazione industriale che ha riunito i professionisti dell’automazione industriale. L’evento ha rappresentato l’occasione ideale per presentare le ultime novità e condividere le best practice sull’IO-Link, lo standard di riferimento nella comunicazione industriale.
IO-Link Day è stato organizzato dal Consorzio PI Italia, associazione che promuove lo sviluppo della comunicazione con protocolli PROFINET, PROFIBUS e IO-Link. La giornata di mercoledì 1° ottobre è stata dedicata a tecnologia, architetture e applicazioni IO-Link, delineate fra interventi e casi studio, alternando contenuti tecnici, dimostrazioni e momenti di networking, con un approccio orientato all’applicazione pratica e all’integrazione IT/OT.
Le tematiche discusse nel corso della terza edizione sono state:
• Interoperabilità e standard
• IO-Link e cybersecurity
• Sviluppi futuri
• Safety Quest’ultima è stata l’argomento su cui Murrelektronik ha basato il proprio intervento “IOLink Safety”, previsto per le 14.45 e condotto da Maurizio Bardella, Direttore Tecnico di Murrelektronik Italia. La diffusione e la condivisione di conoscenza e innovazioni tecnologiche fra operatori del settore si sono rivelate un’occasione indispensabile. Murrelektronik si è concentrata in modo particolare su un aspetto fondamentale come quello del safety, poiché la sicurezza su macchine e impianti è risultata un aspetto chiave dell’automazione: “Grazie all’IO-Link si può predisporre un livello di sicurezza funzionale in grado di soddisfare completamente esigenze e normative. In uno scenario dove l’automazione diventa particolarmente spinta è fondamentale prepararsi a utilizzare questa tecnologia anche in ambito di sicurezza, in modo da garantire un livello di protezione per gli operatori completo ed efficiente.” ha dichiarato Bardella.
Nuova linea di cavi per comunicazione industriale di tipo seriale
Lapp, leader globale nelle soluzioni di connettività, lancia POLISCREEN®, una nuova linea di cavi dati per la comunicazione industriale. Dotati di specifiche elettriche e tecniche che rispecchiano gli standard di mercato più richiesti nelle applicazioni di misurazione, controllo e segnalazione, i nuovi prodotti integrano il già ampio portfolio Lapp per assicurare ai clienti la possibilità di forniture sempre più complete.
«Con Poliscreen® arricchiamo la nostra capacità produttiva, assicurando a tanti clienti che già facevano riferimento quasi esclusivamente a noi per l’acquisto di soluzioni di connessione la possibilità di avere in Lapp un onestop-shop”, ha dichiarato Simone Villa, Product Marketing Manager di LAPP Italia. “La nuova linea è inoltre interamente progettata e realizzata in Italia, non solo per il mercato nazionale ma anche per quelli europei. Assicuriamo così, ancora una volta, la massima rapidità e flessibilità nelle forniture, per venire incontro alle diverse esigenze dei nostri clienti”.
La nuova linea Poliscreen® include 29 diversi tipi di cavi, molti caratterizzati da schermatura in foglio plastico laminato in alluminio con filo di drenaggio, twistatura delle coppie contro diafonia ed interferenze, pensati per le principali necessità di comunicazione.
La serie include infatti prodotti per applicazioni video, audio, comunicazione dati in ambienti critici, IIoT, automazione di fabbrica o di processo, così come per il cablaggio di quadri elettri-
ci, segnali analogici LV, o anche specifici per la comunicazione seriale RS-485, comprendente PLC, VFD, HMI, motori, RTU, SCADA in ambienti con disturbi e su lunghe distanze. Infine, tra gli ambiti di utilizzo, Poliscreen® è ideale per tutto il settore dell’impiantisca, HVAC, per applicazioni di riscaldamento, ventilazione e condizionamento, nel fotovoltaico, nei parcheggi automatici e rimesse, oltre che nell’industria di processo come il settore chimico.
Sistema robotizzato RS 2 GEN2 con adattati tre centri di lavorazione a 5 assi C 32
IO-Link Day atto III
In EMO una lunga storia di utensili
Sorma ha preso parte a EMO presentando diverse novità che hanno accompagnato un anno importante, segnato dalla tappa dei suoi primi 75 anni di attività.
L’azienda, infatti, è nata nel 1950 a Venezia grazie alla lungimiranza di una coppia di imprenditori, Alberico Sorgato e Zoe Marano, che hanno avviato la commercializzazione di utensili diamantati per la lavorazione del vetro artistico di Murano. Anno dopo anno e generazione dopo generazione, seguendo la propria vocazione industriale, Sorma si è affermata come protagonista nell’introduzione dei prodotti diamantati flessibili sul mercato mondiale, ha ampliato l’offerta di utensili abrasivi e superabrasivi (diamante e CBN) rivolgendosi a settori quali pietra, vetro, ceramica e, in parallelo, ha guardato all’industria meccanica. Ha iniziato collaborando con importanti marchi quali Yamawa, LMT, Kemmer, Kyocera e ha consolidato la proposta introducendo due linee di proprietà:
Sorma Osawa, che raccoglie l’offerta di utensili integrali, e Sorma Nikko Tools, dedicata ai sistemi a fissaggio meccanico.
Con il tempo, dunque, la piccola realtà veneziana ha ampliato sempre più i propri orizzonti fino a diventare un’azienda consolidata di respiro internazionale, supportata da tre consociate attive in Europa: Sorma Bema France (fondata nel 2016), Sorma Ibérica (2023) e la neonata Sorma Deutschland (2024), pronta ad affermarsi come punto di riferimento per i nuovi clienti del mercato tedesco, fornendo loro supporto tecnico e logistico locale.
A coronamento di un anno importante, che ha visto la nuova consociata tedesca muovere i suoi primi passi e il restyling dell’immagine aziendale con una grafica più moderna e colori vibranti, Sorma ha presentato in EMO il nuovo Catalogo 2025. Un unico volume di quasi 1500 pagine che raccoglie l’intera offerta delle linee Osawa e Nikko Tools; oltre 13.300 articoli tra punte e
Nuova serie di presse a iniezione idrauliche
Shibaura Machine, importante produttore giapponese di macchine e Keba Industrial Automation GmbH, hanno unito le forze per sviluppare una soluzione di controllo di nuova generazione per la serie di presse a iniezione idrauliche S-GenXt di Shibaura Machine. La collaborazione con Keba Industrial è nata dall’esigenza di Shibaura Machine di ampliare la propria offerta per l’export e rafforzare la posizione sui mercati internazionali.
La decisione è stata rapida: Keba si è distinta grazie a oltre 40 anni di esperienza nell’automazione e nel controllo di processi complessi di stampaggio a iniezione, uniti a una profonda conoscenza del mercato mondiale.
Il sistema si basa sul KePlast i3018, con hardware e software personalizzati in base alle specifiche esigenze del cliente ed è completamente integrato con la piattaforma IIoT “machiNetCloud” di Shibaura Machine. Tutti coloro che trasformano le materie plastiche possono trarre vantaggio da prestazioni eccezionali, maggiore trasparenza di processo ed efficienza energetica ottimizzata. In questo modo è possibile rendere questa soluzione la scelta ideale per numerose applicazioni industriali, inclusi i severi requisiti dell’industria dell’imballaggio. “La soluzione di controllo si
frese integrali in metallo duro e in HSS e sistemi a fissaggio meccanico per tornitura, fresatura, filettatura, scanalatura e foratura. Tutti i prodotti a catalogo sono stati sviluppati e selezionati in collaborazione con i migliori partner tecnologici, per garantire eccellenti prestazioni in base ai requisiti di applicazione e ai materiali da lavorare.
Durante EMO, Sorma ha messo in evidenza una selezione di soluzioni a fissaggio meccanico ad alte prestazioni della linea Nikko Tools, tra cui:
• Sistemi di foratura: DEX Drill (con cuspidi intercambiabili), DRS Drill (sistema versatile con punte pilota), DXP Drill (per grandi diametri a cuspide).
• Sistemi per fresatura: DoubleRek e RekPlus per applicazioni di spallamento retto, HF4Plus ad alto avanzamento, oltre a soluzioni per spianatura e copiatura.
Sono state inoltre presentate le gamme di sistemi per la tornitura in metallo duro e materiali avanzati, per la filettatura, la scanalatura e la troncatura.
Tra le soluzioni integrali della linea Sorma Osawa sono state evidenziate:
• frese della famiglia HF a elica variabile e passo differenziato,
• frese UH ed MH specifiche per acciai temprati e produzione di stampi,
• punte in metallo duro della serie Typhoon, adatte sia alle produzioni di massa sia a lotti limitati, con massima flessibilità operativa ed elevato rendimento.
Particolare attenzione è stata riservata anche alle proposte per comparti industriali come il settore dentale, quello dell’energia (con soluzioni per
basa sul sistema KePlast i3018, dotato di un potente CP 056 per l’ottimizzazione adattiva dei processi e di un pannello HMI da 18” con operatività multitouch intuitiva, offrendo lo stesso livello di esperienza a cui i clienti Shibaura Machine sono abituati” spiega Günther Weilguny, Head of Automation di KEBA Industrial Automation.
Il supporto agli standard EUROMAP 77 e OPC-UA, i nuovi standard di comunicazione, garantisce agli
la produzione di pale turbina) e quello delle valvole per l’oil&gas. Grazie alla gamma completa di soluzioni integrali e a fissaggio meccanico, Sorma ha risposto alle esigenze dei diversi settori attraverso proposte specifiche, selezionate per ottenere i migliori risultati sui differenti materiali. La vastità della gamma, supportata da un elevato livello qualitativo e da 75 anni di esperienza a contatto con le realtà produttive, ha permesso all’azienda di porsi come un partner affidabile, capace di guidare i clienti nella scelta delle strategie più adatte per raggiungere i propri obiettivi produttivi.
utenti finali un’integrazione IT/OT seamless . Shibaura Machine integra inoltre tecnologie proprie come: Virtual Machine Expert – tool di monitoraggio basato su AI per la manutenzione predittivasistemi di essiccazione integrati, controllo in tempo reale delle attrezzature ausiliarie e molto altro. Queste tecnologie sono progettate per garantire la massima produttività, qualità costante delle parti e compatibilità con PET riciclato (rPET).
Dove l’innovazione incontra l’industria: le ultime tendenze in
azione a SPS 2025
Quando le porte del Centro Fieristico di Norimberga si apriranno dal 25 al 27 novembre 2025, gli occhi del mondo dell’automazione saranno puntati sulla SPS – Smart Production Solutions. Riunendo decisori, sviluppatori e visionari da tutto il mondo, la fiera internazionale è da oltre tre decenni un appuntamento fisso nel calendario del settore – una piattaforma per l’innovazione e lo scambio, nonché un barometro affidabile per le ultime tendenze e sviluppi tecnologici nell’automazione industriale. Nei suoi 15 padiglioni espositivi, la SPS 2025 accoglierà circa 1.150 aziende del settore dell’automazione per presentare soluzioni avanzate di smart production e le loro più recenti gamme di prodotti. Oltre a grandi player internazionali come Siemens, Beckhoff Automation, Phoenix Contact e Bosch Rexroth, saranno presenti anche numerose start-up con i propri stand. L’intelligenza artificiale nella tecnologia di produzione sarà un tema centrale della SPS di quest’anno. L’AI industriale viene adottata in una vasta gamma di prodotti e processi per supportare l’ingegneria dei processi, controllare dispositivi tramite diversi modelli di AI o come componente di strumenti smart per la manutenzione predittiva, il controllo qualità e la gestione adattiva della produzione. Queste tecnologie stanno cambiando radicalmente l’automazione industriale e aprendo nuovi potenziali di efficienza, flessibilità e risparmio di risorse. Come spiega Sylke Schulz-Metzner, Vice President SPS, “In
molti ambienti produttivi, l’AI industriale non è più un tema del futuro, è già realtà. Alla SPS 2025, i nostri espositori mostreranno come l’AI sia già utilizzata nella pratica odierna e quale potenziale abbia per le future applicazioni nell’automazione.” Le visite guidate, due volte al giorno, offerte da SmartFactory Kaiserslautern forniscono spunti pratici in questo senso. Guidati da esperti, i tour visitano aziende innovative nei settori hardware e software, mettendo in evidenza le sfide tecniche attuali. Secondo Dr. Ingo Herbst, portavoce di SmartFactory Kaiserslautern, “L’obiettivo dei nostri tour è fornire approfondimenti mirati su tecnologie chiave come intelligenza artificiale, digital twin e sicurezza nelle architetture di sistema. Una nostra priorità fondamentale è facilitare il trasferimento delle competenze tecnologiche nella pratica industriale.”Le soluzioni diversificate, le presentazioni specialistiche e le dimostrazioni live attraggono anche un pubblico internazionale di professionisti. Nel 2024, il numero di visitatori internazionali ha raggiunto 14.700. La SPS aiuta i visitatori a orientarsi in un panorama tecnologico in continua evoluzione e offre ispirazione per stimolare l’innovazione nelle proprie aziende.Palchi e stand collettivi per trasmettere conoscenza e coltivare i giovani talentiOltre all’ampia area espositiva, la SPS 2025 offrirà un programma vario e orientato al futuro di eventi collaterali per visitatori professionali, esperti del settore e giovani talenti. Live sugli SPS Stages: trasferimento di conoscenze, innovazione e dialogo In totale, quattro palchi nei padiglioni 1, 3, 3C e 6 offriranno opportunità di discussione, condivisione di conoscenze e ispirazione. Un momento clou sarà la Technology Stage powered by VDMA/ZVEI nel padiglione 3, organizzata dalle due principali associazioni di settore. Oltre all’AI industriale, il focus sarà sugli sviluppi attuali, le tendenze e le sfide dell’automazione –dalla trasformazione digitale alla produzione sostenibile. Inoltre, le vicine Meet the Speaker zones offriranno l’opportunità di parlare direttamente con i relatori. I visitatori potranno porre domande specifiche, fare networking ed esplorare più a fondo i contenuti delle presentazioni.
Focus sulle applicazioni industriali e sul potenziale commerciale della Produzione Additiva
FORMNEXT 2025 metterà un’attenzione ancora maggiore sulle applicazioni di Produzione Additiva di successo commerciale. Con l’obiettivo di far progredire l’industrializzazione del settore AM, la principale fiera internazionale mostrerà come soluzioni produttive innovative, specialmente in settori esigenti come l’ingegneria meccanica e impiantistica, possano aiutare le aziende a ottenere un vantaggio competitivo.
A riflettere la crescente rilevanza delle applicazioni industriali della Produzione Additiva (AM) è il nuovo, sempre più ampio compendio del Gruppo di lavoro Additive Manufacturing del VDMA, che presenta casi di utilizzo di successo dal settore dell’ingegneria meccanica. Questi casi illustrano come le tecnologie AM stiano affrontando importanti sfide per l’industria, come l’efficienza delle risorse, l’integrazione funzionale e lo sviluppo di nuovi componenti. Formnext e il suo sponsor onorario, il Gruppo di lavoro Additive Manufacturing del VDMA, si impegnano congiuntamente a evidenziare ed espandere il potenziale della Produzione Additiva nell’industria.
Application Stage Distribuito su tre palchi, il programma di Formnext 2025 è
un momento speciale dell’evento, che offre una vasta gamma di prospettive sulla Produzione Additiva. All’Application Stage, i visitatori vedranno applicazioni pratiche dell’AM provenienti da vari settori. Offrendo una piattaforma per il dialogo intersettoriale sulle soluzioni industriali, il palco mira a ispirare nuove idee per applicazioni innovative. “Con la crescente industrializzazione della Produzione Additiva, le applicazioni di successo commerciale stanno aumentando in numero e rilevanza,” spiega Christoph Stüker, Vice President Formnext di Mesago Messe Frankfurt. “Condividere questi casi è essenziale per affermare l’AM in altri settori e sviluppare nuove soluzioni per sfide specifiche.”
Oltre ai business case e alle ispirazioni da diversi settori applicativi, l’Industry Stage incoraggia la discussione su temi trasversali come sostenibilità, digitalizzazione, intelligenza artificiale e molto altro.
Unire le forze per migliorare la consapevolezza delle soluzioni AM industriali
Formnext e il VDMA perseguono l’obiettivo comune di aumentare la visibilità delle soluzioni AM industriali e di ac-
Stand collettivi come piattaforma di innovazione Nel padiglione 6, tre stand collettivi combineranno competenze e ispirazione creativa:
• Automation meets IT: uno spazio dedicato a digitalizzazione, cybersecurity e Industria 4.0, dove il mondo dell’automazione tradizionale incontra quello dell’IT all’avanguardia.
• International Start-up Area: un punto d’incontro per l’innovazione e il networking, dove start-up da tutto il mondo presenteranno idee fresche e tecnologie disruptive.
• young INNOVATORS: stand collettivo sponsorizzato dal Ministero Federale per l’Economia e la Protezione Climatica (BMWK), che offre a giovani aziende tedesche innovative l’opportunità di presentare i propri sviluppi a un ampio pubblico di professionisti.
Focus sui giovani talenti: Makeathon & Young Talents Day Con la SPS Makeathon e lo Young Talents Day, l’evento punta chiaramente alla valorizzazione dei giovani. Rivolto a studenti, apprendisti e giovani professionisti, il Makeathon – che si svolgerà in tutti e tre i giorni della fiera – permetterà ai partecipanti, in team interdisciplinari, di sviluppare prototipi propri in 2,5 ore, dal vivo e in diretto contatto con le aziende. Il format è supportato da ITQ, New Automation, NürnbergMesse e sponsor dedicati tra gli espositori.
L’evento conclusivo sarà lo Young Talents Day nell’ultima giornata della fiera: visite guidate mattina e pomeriggio e consulenze individuali sulle carriere offriranno ai giovani interessati preziose prospettive e supporto per costruirsi un futuro nell’automazione industriale.
Francoforte,
18-21 novembre 2025
crescere la consapevolezza del loro potenziale economico. “Per raggiungere il livello di attenzione auspicato da parte dell’industria, è fondamentale che reti di esperti come il VDMA e piattaforme di alto profilo come Formnext collaborino in modo efficiente,” spiega Dr. Markus Heering, Managing Director dell’Associazione AM del VDMA. Anche nel 2025, il VDMA ospiterà una Show Case Area all’evento, quest’anno con il tema “Profitable Industrial Solutions”.
Accanto all’esposizione annuale, Formnext offre vari format durante tutto l’anno per supportare la condivisione della conoscenza e creare spazi di dialogo, informazione e ispirazione continua all’interno della comunità AM.
Verso il traguardo finale
Tra circa sei settimane i principali protagonisti della lavorazione della lamiera e delle tecnologie di giunzione si incontreranno a Blechexpo/Schweisstec a Stoccarda. L’evento autunnale, in programma dal 21 al 24 ottobre 2025, segnerà ancora una volta una tappa fondamentale per il settore con nove padiglioni espositivi pieni, le entusiasmanti innovazioni candidate al “best Award 2025”, un programma collaterale attraente e il Career Friday. “Stiamo entrando nel rettilineo finale,” annuncia Georg Knauer, project manager di Blechexpo/Schweisstec presso l’ente fieristico P. E. Schall. “Ben oltre mille espositori hanno già prenotato il loro spazio espositivo. Ogni giorno riceviamo nuove richieste. Blechexpo/ Schweisstec 2025 costruirà ancora una volta sul proprio successo consolidato e dimostrerà la sua grande rilevanza a livello mondiale grazie all’alto grado di internazionalità.” Anche quest’anno, quindi, il settore vivrà un evento pionieristico per il futuro della lavorazione della lamiera con la 17ª edizione della fiera internazionale Blechexpo per la lavorazione della lamiera, insieme alla 10ª fiera internazionale Schweisstec per le tecnologie di giunzione. La fiera unisce due tecnologie produttive chiave e, grazie alla struttura tematica chiara, i visitatori specializzati possono scoprire in un unico luogo sistemi
che coprono l’intera catena del valore. I temi trattati spaziano dalla lavorazione termica e meccanica della lamiera, con relative periferiche come controllori e software, fino a soluzioni per la movimentazione e l’alimentazione, nonché per l’assicurazione della qualità. Per offrire ai visitatori una panoramica efficiente e completa, gli organizzatori propongono un layout ben definito dei padiglioni: la lavorazione di lamiere, tubi e profili sarà collocata nei padiglioni 1, 3, 5 e 7; i padiglioni 4 e 6 saranno dedicati alle tecnologie di stampaggio; il taglio, la giunzione e i sistemi di fissaggio saranno presentati nel padiglione 9; il padiglione 8 ospiterà le tecnologie di pressatura e formatura; i servizi per acciaio e metalli, insieme alle tecnologie di finitura delle superfici, saranno trattati nel padiglione 10.
Stoccarda, 21-24 ottobre 2025
“best Award 2025”: soluzioni orientate al futuro Sono attesi con grande interesse i risultati del concorso “best Award”. Questo motore di innovazione è ormai una tradizione del programma collaterale di Blechexpo/Schweisstec e stabilirà nuovi standard in termini di progresso, trasformazione e futuro in cinque categorie: lavorazione di lamiere, tubi e profili; tecnologie di pressatura e formatura; tecnologie di stampaggio; tecnologie di taglio, giunzione e fissaggio; servizi per acciaio e metalli e tecnologie di finitura superficiale. Una giuria indipendente di esperti selezionerà i vincitori di ogni categoria e consegnerà i premi al termine del primo giorno di fiera, il 21 ottobre 2025 alle ore 16.
AL CENTRO DELL’INNOVAZIONE
Dopo l’edizione tedesca, in scena a Hannover, EMO, la mondiale dedicata al mondo della lavorazione dei metalli, tornerà in Italia nel 2027, per organizzazione delle strutture operative di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. L’appuntamento con EMO MILANO 2027 è dal 4 all’8 ottobre presso il quartiere espositivo di fieramilano.
L’annuncio è stato dato, come da tradizione, in occasione della Conferenza stampa che UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE organizza nell’ambito di EMO HANNOVER.
Promosso da CECIMO, l’associazione europea delle tecnologie manifatturiere, e organizzato da EFIM-ENTE FIERE ITALIANE MACCHINE, l’evento itinerante, alternativamente ospitato da Hannover e Milano, tornerà dunque in Italia a distanza di sei anni.
Era infatti il 2021 quando, nonostante la pandemia, la macchina organizzativa di EMO MILANO 2021 riuscì nell’impresa di richiamare oltre 60.000 operatori da quei paesi che avevano dato il via libera a muoversi dal proprio territorio. Un numero che confermò, anche in una situazione così particolare, l’attrattività dell’evento e della città di Milano, sicuramente centrale e, in assoluto, tra le più servite e connesse con i sistemi di trasporto internazionali e intercontinentali. D’altra parte, l’edizione ancora precedente, del 2015, fu un vero successo in termini di presenze di espositori e visitatori, decretando il record as-
soluto per l’edizione milanese della mondiale, sia per numero di partecipanti sia per metri quadri occupati.
La prossima edizione si annuncia ricca di contenuti e opportunità per gli operatori del settore a cui EMO MILANO 2027 proporrà un vero e proprio “viaggio al centro dell’innovazione”, come recita lo slogan scelto per accompagnare la comunicazione dell’evento da qui al 2027.
A EMO MILANO 2027 sarà in mostra tutto l’ampio
Relazioni tecniche e Career Day: nuova ispirazione I temi di Blechexpo/Schweisstec sono chiaramente orientati al futuro. La fiera mira a fornire soluzioni pratiche alle sfide del settore. Alla conferenza stampa di apertura, esperti rinomati interverranno sul tema: “Intelligenza Artificiale nella lavorazione della lamiera: fino a che punto supporta automazione e catena di processo?”.
Durante tutti e quattro i giorni di fiera, un forum di presentazioni quotidiane offrirà una piattaforma ideale per il trasferimento diretto di conoscenze e il networking personale. Infine, il Career Friday del 24 ottobre 2025 sarà dedicato a spunti, contatti e opportunità di carriera: con lo slogan “Shape Your Dreams, Metal Your Future”, espositori e organizzatori invitano studenti, insegnanti, rappresentanti universitari e giovani professionisti a scoprire tecnologie e opportunità di futuro nella lavorazione della lamiera. I partecipanti potranno incontrare esperti del settore, porre domande, vivere da vicino la tecnologia ed esplorare possibili percorsi professionali grazie a visite guidate alle ore 10 e alle 13.
spettro della produzione internazionale di settore: macchine utensili a asportazione e deformazione, robot, sistemi di automazione, additive manufacturing, soluzioni digitali, intelligenza artificiale; tecnologie, queste, da cui dipende lo sviluppo sostenibile del pianeta, tema che sarà ampiamente trattato dalla manifestazione espositiva.
Particolare attenzione sarà rivolta all’organizzazione dell’evento che - considerati lo sviluppo industriale atteso di qui ai prossimi anni e l’attrattività della città di Milano - si prepara a fare il tutto esaurito. Per tale ragione, gli organizzatori di EMO MILANO 2027 hanno opzionato tutti i 12 padiglioni di fiera disponibili per l’evento e previsto, già a partire da settembre 2025, il servizio hospitality con il quale facilitare la prenotazione dei soggiorni degli operatori in città, divenuta una delle mete turistiche più gettonate.
Grazie, infatti, all’accordo stretto con MiCo DMC, partner ufficiale ed esclusivo di EMO MILANO 2027 per il servizio di prenotazione camere, gli operatori di EMO MILANO 2027 possono accedere, tramite il sito emo-milan.com, alla piattaforma dedicata alle prenotazioni alberghiere a Milano e dintorni, assicurandosi così con largo anticipo le proposte più adatte alle singole esigenze sia in termini di location che di fasce di prezzo.
Dettagli, progetti e iniziative che riguardano l’evento saranno presentati con l’avvicinarsi della manifestazione ma i contenuti di approfondimento sono già disponibili sul sito emo-milan.com, che da settembre 2025, è il punto di informazione e contatto più rapido e esaustivo per tutti coloro che prenderanno parte a EMO MILANO 2027.
q Autorizzo SICUTOOL al trattamento dei dati personali (D.Lgs. 196/2003)
Data: Firma:
Alla pagina www.sicutool.it/Catalogo/Flip-Book è disponibile il flip-book (catalogo digitale sfogliabile) Sicutool Utensili 2025, aggiornato ogni mese in base ad articoli non più fornibili, correzioni e modifiche.